Azzardo, a Forlì-Cesena polverizzati quasi 618 milioni di euro. Bertani (M5S): “Emergenza sanitaria. Basta deroghe sulle slot”

Quindici milioni in più giocati rispetto all’anno precedente, per un totale di quasi 618 milioni di euro polverizzati tra slot machine, sale bingo, Gratta&vinci e lotto. Sono questi i numeri, molto preoccupanti, dell’azzardo in provincia di Forlì-Cesena per il 2017. A rivelarli è Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, in base ai dati raccolti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (AAMS).

Da gennaio a dicembre dello scorso anno, dunque, in tutto il territorio provinciale si sono spesi la bellezza di 617.717.557,52 milioni di euro, tra gioco fisico e gioco telematico, esattamente 15.780.523,43 in più rispetto a quanto fatto registrare nel 2016. A farla da padrone sono ancora una volta le slot machine e videolottery che hanno fatto segnare più della metà delle giocate complessive, con oltre 373 milioni tra VLT e AWG. In aumento anche le giocate per il Lotto (26 milioni di euro), bingo (quasi 13 milioni), Gratta&Vinci (53 milioni) e scommesse sportive (21 milioni).

“Il dato che riguarda le slot machine e le videolottery è particolarmente allarmante visto che rappresenta più della metà di tutte le giocate fatte nel 2017 a Forlì e Cesena – spiega Andrea Bertani – Alla luce di questi dati assume contorni ancor più gravi la decisione da parte della Regione di interpretare la norma che riguarda le concessioni per i bar e le tabaccherie in modo da far scattare i divieti solo nel 2022. Davanti a un’emergenza di questo tipo era necessario prevedere delle limitazioni ancora più stringenti mentre Bonaccini e il PD hanno optato per quelle più favorevoli alle lobby dell’azzardo. Adesso però – aggiunge il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle – è necessario che anche per quel che riguarda le sale slot non ci sia nessun passo indietro e che i divieti previsti dalla legge regionale riguardo alle distanze dai luoghi sensibili non siano soggetti a ulteriori ritardi o deroghe. Come i dati confermano ci troviamo davanti a una vera e propria emergenza sanitaria e il compito primario delle istituzioni deve essere quello di tutelare la salute dei cittadini” conclude Andrea Bertani.