“Se Bonaccini avesse accolto le nostre richieste sull’ampliamento del numero delle competenze da inserire nella trattativa con il Governo, avremmo potuto accelerare di molto il processo per la concessione dell’autonomia e non essere, invece, la ruota di scorta di quella che per il presidente di questa Regione è diventata ormai una competizione tutta elettorale. Abbiamo perso almeno un anno di tempo per la supponenza di un governatore che ha preferito salire in cattedra e fare il primo della classe anziché dare ascolto, a chi come noi, già 11 mesi fa chiedevamo di ampliare le tematiche da far rientrare all’interno del percorso autonomista”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al dibattito sull’autonomia regionale che si è svolto questa mattina in Assemblea Legislativa e che si è concluso con la votazione di un documento sul quale il M5S si è astenuto.
“Invece che perdere tempo a fare una gara per arrivare primo, secondo o terzo, la Regione garantisca, viste le divergenze di opinioni con il Veneto rispetto al percorso da seguire, che la strada da intraprendere per raggiungere l’autonomia sia solida e inattaccabile – aggiunge Silvia Piccinini – Quella dell’aumento delle competenze è una discussione che abbiamo fatto oggi, ma che potevamo fare già un anno fa, se solo Bonaccini, invece di sbeffeggiare allora le nostre richieste per poi oggi riproporle ed accettarle, ci avesse ascoltato invece di rallentare il confronto, per poi oggi tirare la giacchetta al Governo. Insomma, si doveva e si poteva fare sicuramente meglio”.
Nel corso della votazione sul documento finale dell’autonomia il MoVimento 5 Stelle è riuscito, attraverso la presentazione e l’approvazione di alcuni emendamenti, a far rientrare nei temi previsti dalla richiesta al governo anche quello della manutenzione ordinaria dei ponti e della gestione dei rifiuti speciali. “Si tratta di argomenti a nostro avviso fondamentali. Quello dei ponti, oltre ad essere di estrema attualità, rappresenta un’esigenza reale per il nostro territorio. Sui rifiuti speciali poi crediamo che il sistema così come è stato portato avanti fino ad oggi non sia efficace e quindi necessiti di una profonda revisione. Tutti argomenti che adesso, grazie a noi, rientreranno a tutti gli effetti nella richiesta di autonomia” conclude Silvia Piccinini.