“Purtroppo la Regione continua a difendere la discutibile decisione dell’Ausl Romagna di eliminare l’auto medica a Meldola. Una decisione che, come sosteniamo da tempo, è destinata a penalizzare un intero territorio. A questo punto speriamo che, quando si affronterà la riorganizzazione complessiva del sistema dell’emergenza urgenza, si prenda finalmente coscienza del danno arrecato e si faccia marcia indietro”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla risposta che questa mattina l’assessore regionale alla sanità, Raffaele Donini, ha fornito a diverse interrogazioni sulla soppressione dell’auto medica a Meldola. Tema sul quale anche il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto chiarimenti invitando la Regione a ripristinare al più presto il servizio, accogliendo così anche le richieste dei sindaci dei territori.
“Il dato oggettivo dal quale crediamo non si possa prescindere è che la nuova organizzazione messa in campo dall’Ausl Romagna avrà come unico effetto quello di garantire la presenza di una sola auto medicalizzata destinata a coprire un territorio vasto più di mille chilometri quadrati, molti dei quali in montagna, con località poste a grande distanza dal capoluogo e disposte lungo quattro vallate di Bidente-ronco, Rabbi, Montone, Tramazzo – aggiunge Silvia Piccinini – Anche se comprendiamo la difficoltà nella gestione dei servizi di pronto soccorso che da tempo caratterizzano il nostro sistema sanitario causato dalla carenza di medici, crediamo però che cancellare un presidio importante come quello rappresentato dall’auto Mike42 di Meldola sia una scelta profondamente sbagliata. Per questo ci auguriamo che, a seguito del monitoraggio che la Regione sta portando avanti riguardo a questa novità, si arrivi a ridiscutere questa scelta nel più breve tempo possibile”.