“Prima di parlarne come un modello da seguire bisognerebbe partire dalla presa di coscienza, ormai evidente, che l’AUSL Romagna non ha raggiunto il suo obiettivo primario, ossia quello di assicurare dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie uniformi su tutto il territorio della Romagna. Per questo partecipare a dei convegni dove si esaltano risultati inesistenti cercando magari di gettare fumo negli occhi parlando anche di integrazione con i privati ci sembra francamente inopportuno e fuorviante”.
È questo il commento di Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani, consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’incontro in programma per oggi a Cotignola sull’AUSL Area Vasta Romagna. “È da tempo ormai che sosteniamo che il modello dell’AUSL unica ha più carenze che vantaggi – spiegano i due consiglieri M5S – Oltre alle mancate promesse sulle stabilizzazioni del personale sanitario, il fallimento vero è proprio riguarda i servizi e le prestazioni sanitarie. Per stare nei tempi previsti gli utenti sono dirottati da una parte all’altra della Romagna con percorsi di notevole entità che mal si conciliano con lo stato di salute di persone in cerca di cure. I ricoveri, gli interventi chirurgici ed anche semplici esami non vengono erogati con la stessa tempistica su tutto il territorio dell’AUSL, i pronto soccorso sono intasati mentre si sono chiusi i pronto intervento territoriali trasformandoli di fatto in case della salute mai decollate. Invece di evidenziare questi punti si organizzano convegni, strizzando pericolosamente sempre di più l’occhio alla sanità privata,per illustrare gli importanti traguardi raggiunti e della buona integrazione pubblico-privato. Insomma, è partita la campagna elettorale per l’amministrazione regionale e si parte dal camuffare le criticità più evidenti affinché i cittadini possano maturare una convinzione che non corrisponde alla realtà. Occorre quindi evitare i finti trionfalismi e fare una riflessione sulla situazione reale affinché tutti i cittadini debbano avere uguali diritti nella fruizione di prestazioni sanitarie. Nel 2016 a tre anni dalla istituzione dell’Azienda avevamo chiesto una seduta straordinaria dell’Assemblea Legislativa interamente dedicata ad un primo bilancio dell’AUSL Unica della Romagna, richiesta che non è stata presa in considerazione così come è caduta nel dimenticatoio la nostra richiesta di audizione in commissione del suo direttore generale. Per questo, invece che partecipare a dei convegni senza contraddittorio rinnoviamo la nostra richiesta di una seduta straordinaria dell’Assemblea Legislativa per fare il punto a sei anni dall’istituzione dell’Azienda unica della Romagna dei risultati raggiunti e delle criticità presenti”.