Fare chiarezza sul concorso bandito dall’AUSL di Bologna per un posto di dirigente medico di Medicina legale dove il presidente della commissione esaminatrice era anche rappresentante di una sigla sindacale, circostanza che sembra essere vietata dalle norme procedurali: è quanto chiede Giulia Gibertoni all’interno di un’interrogazione presentata alla giunta regionale.
“La Regione Emilia-Romagna da tempo ha deciso di escludere dalla designazione a far parte delle Commissioni concorsuali chi è rappresentante sindacale, riprendendo pressoché testualmente quanto disposto dalla normativa vigente in materia, ovvero la lettera e) del comma 3 dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che tra i requisiti dei componenti le commissioni di concorso precisa che essi non possono essere componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione e non possono essere rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali – spiega Giulia Gibertoni – Circostanza che però non sarebbe stata rispettata per la commissione esaminatrice del concorso bandito dall’AUSL di Bologna per un posto da dirigente medico in Medicina legale di fine 2018, visto che il presidente della stessa è anche da diversi anni rappresentante di una nota sigla sindacale e che come tale ha partecipato anche a diversi tavoli inerenti alle assunzioni in sanità e altre problematiche d’interesse sindacale per l’area medica e sanitaria”.
Per questo motivo Giulia Gibertoni chiede alla Regione di fare chiarezza sulla vicenda, specificando se la Giunta sia stata messa a conoscenza di questa vicenda e, in caso positivo, quali provvedimenti siano stati presi nei confronti del presidente della Commissione che potrebbe non aver provveduto a comunicare la propria incompatibilità al Servizio Unico Metropolitano Amministrazione del Personale.