“Carta canta… ma in questo caso canta con le parole sbagliate”. È questa la denuncia di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che ha presentato un’interrogazione sull’AUSL di Bologna che, nell’era dell’informatica e degli aggiornamenti in tempo reale, dopo otto mesi ancora non ha aggiornato i nominativi dei dirigenti che attestano i crediti formativi per gli operatori sanitari. Così da dicembre 2015 la formazione svolta dal personale sanitario è certificata da un dirigente che è stato sostituito da un nuovo incaricato e che non risulta più in forza all’AUSL. Infatti il nome del nuovo dirigente – titolato a rilasciare i certificati –non compare sugli attestati, dove continua a risultare invece il nominativo di chi non ha da mesi titolo per farlo.
“La vicenda può avere conseguenze molto antipatiche per il personale formatosi e per le amministrazioni che (ovviamente) hanno accettato gli attestati” – sostiene Silvia Piccinini – “a maggior ragione perché si parla della formazione e dei crediti ECM (educazione continua in medicina), un programma che prevede formazione obbligatoria per il personale sanitario, riconosciuto a livello nazionale e internazionale”.
La validità di queste attestazioni può essere messa in dubbio e causare contenziosi e ricorsi, a partire dai concorsi e dalle selezioni, con disagi e danni per i lavoratori che hanno regolarmente partecipato alle attività formative.
“Insomma, non sarà malasanità, ma senza dubbio è mala burocrazia”, di cui possono farne le spese sia i lavoratori sia le amministrazioni che si fidano degli attestati certificati da chi non avrebbe titolo per farlo. “ora però – conclude Silvia Piccinini – si deve agire subito per regolarizzare questa situazione incresciosa che dura da otto mesi e per questo chiediamo alla Regione di intervenire sull’AUSL. E di farlo, questa volta, in tempo reale.