“Davanti ai pesanti disagi che si stanno verificando nei Pronto Soccorso di Bologna e che sono state ben sintetizzate nella lettera aperta dei sindacati ai vertici dell’ASL, la Regione non può restare a guardare. Per questo chiediamo da subito che si apra una procedura di valutazione sull’operato e sulle responsabilità dei direttori generali delle strutture sanitarie interessate dai gravi disservizi di queste ultime settimane”. È questo il commento di Giulia Gibertoni riguardo alla lettera aperta che i sindacati Snami, Fials, Fimmg e Cimo hanno rivolto all’ASL di Bologna dopo le polemiche generate dagli infiniti tempi di attesa ai Pronto Soccorso.
“Il lunghissimo elenco di disservizi citati dai sindacati non può e non deve passare sotto silenzio – spiega Giulia Gibertoni – Anche noi come Movimento 5 Stelle da tempo denunciamo la gravissima mancanza di personale che riguarda soprattutto i Pronto Soccorso sia di Bologna che del resto della regione. Obbligare una persona ad un’attesa di 8, 10, o addirittura 20 ore per essere visitata non è certamente meno grave rispetto al fatto di curare a terra o su lettini improvvisati come abbiamo visto succedere a Nola in Campania e che tanto scalpore ha suscitato. Per questo chiediamo che la Regione avvii da subito un’attenta e scrupolosa valutazione sull’operato dei vertici delle strutture sanitarie interessate dai pesanti disservizi ai Pronto Soccorso. Servono valutazioni oggettive che individuino responsabilità certe. Pubblicare una lettera di scuse per la lunga attesa prima di una presa in carico su un quotidiano non può e non deve essere più tollerato per rispetto delle esigenze primarie dei cittadini. Non vorremmo che dietro questi disservizi pubblici ci fosse l’intento di dirottare utenti verso i privati”.