Assistenza ai disabili, Sensoli (M5S): “La Regione assicuri più tutele per i caregiver”

Più tutele per il caregiver familiare. È quanto chiede Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato una interrogazione e una risoluzione per chiedere alla Giunta un impegno concreto per aumentare il sostegno verso chi presta assistenza in modo gratuito a un congiunto non autosufficiente a causa di una grave disabilità.

“L’Emilia-Romagna è stata la prima in Italia ad avere adottato una legge che riconosce questa figura ma che per mancanza di competenze non gli attribuisce diritti sostanziali – spiega Raffaella Sensoli – Gli unici obbiettivi sono quelli di una maggiore informazione sui bisogni assistenziali e di cura, sui servizi di relativo supporto e sulla possibilità di usufruire di adeguati percorsi di formazione. Tutti obiettivi condivisibili e meritori, ma che non aiutano sostanzialmente i Caregiver e più in generale le famiglie in sofferenza. In questo modo si lasciano a loro prestazioni anche di elevata professionalità sanitaria senza garantire coperture assicurative e previdenziali, né riposo notturno. I caregiver familiari, per la maggioranza donne, assistono in media 7 ore al giorno i propri familiari con invalidità, trovandosi così costretti in molti casi ad abbandonare il lavoro senza alcun aiuto previdenziale ed economico, ed in barba alle pari opportunità.  Riteniamo che sia giunto il momento, anche in Emilia Romagna, di discutere non solo di caregiver familiari, ma anche di progetto di vita indipendente, già illustrato da linee guida nazionali, richiesto da numerose famiglie della nostra Regione e per il quale stiamo lavorando ad un progetto di legge, che presenteremo a breve. Tutto ciò in alcuni casi mette in pericolo sia il benessere psico-fisico del familiare che la salute e la stessa sopravvivenza della persona non autosufficiente o con disabilità grave”.

Per questo nella sua risoluzione la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede se non ritenga opportuno agire in tutte le sedi più opportune, compresa la conferenza Stato Regioni, affinché vengano disposte “tutele previdenziali e assicurative a carico dello Stato a favore del caregiver familiare, assieme a forme di sostegno economico più incisive”.