“La Regione si attivi al più presto per rifinanziare il fondo nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche e appositi contributi per gli anziani così da permettere anche a quegli anziani che vivono in condomini che non hanno la disponibilità di un ascensore di poterlo installare in modo da migliorare la propria condizione di vita”.
È questa la richiesta di Gianluca Sassi, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in una risoluzione presentata alla Giunta dopo i dati preoccupanti presentati qualche settimana fa e che hanno evidenziato come moltissimi edifici superiori a tre piani in Emilia-Romagna non sono ancora dotati di un ascensore. “Un dato che diventa allarmante quando a farne le spese sono gli anziati che abitano in quei palazzi – spiega Gianluca Sassi – visto che la mancanza di un ascensore limita e azzera la possibilità di uscire, di socializzare e di collegarsi con il mondo esterno soprattutto in caso di difficoltà motorie”.
Per questo nella sua risoluzione, presentata assieme a una interrogazione sul tema, il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di intervenire per cercare di migliorare questa situazione, in particolare chiedendo un impegno a richiedere al Governo il rifinanziamento del fondo nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche a cui ormai da anni il Governo non destina nessuna risorsa e specifiche iniziative per gli anziani.
“Crediamo sia necessario che la Regione porti avanti una iniziativa specifica per chiedere al Governo di attuare nuove interventi che garantiscano la fruibilità degli edifici pubblici, privati e degli spazi aperti al pubblico, quale condizione essenziale per favorire la vita di relazione e la partecipazione alle attività sociali e produttive da parte delle persone con disabilità e delle persone ultra 65enni o comunque colpite da disabilità legate a processi di invecchiamento – conclude Gianluca Sassi – Inoltre si valuti anche la concessione di contributi per l’installazione e l’acquisto di ascensori per i condomini privati privilegiando nell’assegnazione gli interventi che servono ad adeguare spazi costruiti in un tempo in cui nessuna norma imponeva una realizzazione senza barriere”.