“La Regione intervenga sul caso delle ambulanze a rischio al Sant’Orsola. Le problematiche che riguardano il trasporto dei malati sono svariate e serve al più presto una regolarizzazione”. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che presenterà una interrogazione alla Giunta sul caso che riguarda le ambulanze del Policlinico Sant’Orsola di Bologna dopo la minaccia di blocco delle attività da parte delle due associazioni che gestiscono il trasporto degli infermi.
“La Regione deve intervenire al più presto sul caso Catis/ Policlinico e aprire un processo di regolarizzazione di tutta l’attività che riguarda il trasporto infermi su Bologna e Provincia – spiega Silvia Piccinini – Una situazione che presenta diverse criticità su tutto il territorio dovute principalmente al mancato servizio pubblico, delegato in parte al privato accreditato e in parte ad una galassia di associazioni private che non sempre dispongono dei criteri di accreditamento e non agiscono in piena legalità. Chiediamo alla Regione di fare chiarezza in virtù dei principi della trasparenza che dovrebbero regolare i rapporti fra pubblico e privato, oltre che fare luce sulle reali cause che non hanno portato alla stipula del contratto nonostante da un anno e mezzo sia in discussione”. Sul tavolo dello scontro tra le aziende e Policlinico pagamenti arretrati e la durata del contratto.
“I 7 anni di contratto richiesti dalla associazioni non rispettano i termini di accreditamento fissati dalla Regione che prevedono, per un contratto simile, il limite di 4 anni – conclude Silvia Piccinini – In più non ci risultano essere dei mancati pagamenti da parte del Policlinico se non per quella parte, il 3%, che viene evasa a conguaglio di fine anno come da prassi consolidata di rapporto fra le parti. Per questo invitiamo la Regione di aprire un tavolo di discussione che preveda, inoltre, l’inserimento di questi lavoratori, gli autisti-soccorritori, tra le figure riconosciute ed inserite all’interno delle professioni sanitarie”.