Ambulanze, il M5S propone la figura dell’autista soccorritore

Un autista-soccorritore su tutte le ambulanze dell’Emilia-Romagna: è questa la nuova figura professionale proposta dal Movimento 5 Stelle prevista da un progetto di legge presentato dalla consigliera regionale Silvia Piccinini.

“Si tratta di una figura che, attraverso il riconoscimento di uno standard di conoscenze, abilità e competenze specifiche, garantisce che il trasporto sanitario in situazione di emergenza-urgenza sia effettuato da personale professionista e debitamente formato, in stretta collaborazione con il personale sanitario. In questo modo si garantisce anche una formazione uniforme su tutto il territorio regionale, a prescindere dalla circostanza che il servizio sia svolto direttamente dalle aziende sanitarie con personale e mezzi propri, oppure da altri enti pubblici e privati convenzionati”.

La presentazione del progetto di legge avviene all’indomani delle diverse polemiche, da Bologna a Ferrara, sulla presenza/assenza di personale non medico sulle ambulanze del 118 e sulle regole che riguardano le convenzioni in essere. “Dalla riforma del 1966 l’organizzazione del servizio di emergenza-urgenza è cambiato – spiega Silvia Piccinini – Si è così passati dalla funzione di autista di ambulanza, con unica attività la guida del mezzo di soccorso, alla funzione di autista di ambulanza-soccorritore che, oltre alla guida del mezzo di soccorso, deve, sempre più, collaborare alla messa in sicurezza e alle varie fasi del soccorso sanitario, con competenze acquisite sia attraverso l’esperienza sul campo sia attraverso la partecipazione a percorsi di formazione o comunque strutturati. Nel 2003 la Conferenza Stato – Regioni emanò delle linee guida sulla formazione del personale che però sono state recepite da parte delle Regioni in maniera difforme, creando per gli autisti di ambulanza disparità sia dal punto di vista della formazione che da quello delle competenze”.

Ecco perché il progetto di legge presentato dalla consigliera Piccinini fissa delle specifiche ben precise e un percorso professionale ad hoc per la formazione dell’autista-soccorritore che sarà portato avanti proprio dalla Regione. “Meccanismi e regole che serviranno per assicurare competenza ma anche per accrescere gli standard di sicurezza dei pazienti” conclude Silvia Piccinini.

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