“È veramente paradossale come Bonaccini non perda un minuto per lamentarsi di una eventuale mancanza del Governo sulla concessione dei fondi contro il dissesto idrogeologico quando per anni è rimasto in silenzio sull’argomento, non facendo nulla per accelerare interventi molto importanti che avrebbero potuto evitare veri e propri disastri, come per esempio l’alluvione di Castel Maggiore. Visto che il Ministero ha già chiarito che c’è ampia disponibilità a finanziare attraverso i mutui BEI tutti gli interventi previsti, Bonaccini la smetta di gridare ‘al lupo al lupo’ e si metta finalmente al lavoro per intervenire velocemente sulla messa in sicurezza della nostra regione visto che fino ad oggi, grazie a lui e ai suoi colleghi di partito che hanno governano per decenni, l’Emilia-Romagna ha letteralmente fatto acqua da tutte le parti”. È questa la replica di Silvia Piccinini e Davide Zanichelli, rispettivamente consigliera regionale e portavoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle, riguardo alle polemiche sollevate dalla Regione Emilia-Romagna sui fondi concessi dal Governo contro il dissesto idrogeologico.
“Contro il dissesto idrogeologico non c’è nessun impegno disatteso da parte del ministro Costa e del MoVimento 5 Stelle, anzi. Siamo l’unico Governo che ha stanziato 11 miliardi attraverso il piano PoteggItalia riservando all’Emilia-Romagna ben 135 milioni di euro – aggiungono i due esponenti del MoVimento 5 Stelle – L’allarmismo di Bonaccini è assolutamente ingiustificato visto che il ministero ha ribadito la volontà di attivare i mutui BEI per tutti gli interventi cantierabili nel 2019 non coperti dalla somma già messa a disposizione. Bonaccini piuttosto si concentri su come dovrà spendere queste risorse visto che fino ad oggi non è stato in grado di portare a termine, né controllare, interventi efficaci per prevenire lo sgretolamento del nostro territorio. Visto che oggi, dopo mesi di silenzio, si è ritornato a definire anche ‘commissario contro il dissesto idrogeologico’ ci aspettiamo un impegno concreto senza scaricabarili come è stato fino a questo momento”.
“Infine – conclude Silvia Piccinini – non accettiamo lezioni o suggerimenti da esponenti del PD su come portare avanti il nostro lavoro per denunciare le mancanze fatte fino ad oggi sulla tutela del nostro territorio. Di certo non dal capogruppo Caliadro che, soltanto poche settimane fa quando si svolse in Commissione l’audizione sull’alluvione di Castel Maggiore, chiese chiarimenti sull’orario di conclusione della seduta visto che la sua unica preoccupazione era quella di garantire ai suoi colleghi di partito che abitavano fuori Bologna un tranquillo ritorno a casa per l’ora di cena”.