“La Regione fa poco o nulla per incentivare l’aumento di aree boschive sul nostro territorio, soprattutto vicino alle grandi città e in pianura dove invece, viste le pessime condizioni della nostra aria, sarebbero un antidoto naturale contro lo smog. A dimostrarlo è anche il dato che dei quasi 4 milioni di euro previsti dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020, che prevedeva incentivi per piantare nuovi alberi siano stati utilizzati appena 170mila euro, con solo 7 domande di finanziamento accettate”. A denunciarlo è Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione alla giunta per capire come mai gli obiettivi previsti anche dal Piano forestale regionale siano sostanzialmente rimasti sulla carta.
“Domenica 18 novembre il MoVimento 5 Stelle, anche in Emilia-Romagna, darà vita all’iniziativa ‘Alberi per il futuro’. A Ravenna, Faenza, Argenta, San Lazzaro di Savena, Carpi, Castelfranco, Rubiera e Reggio Emilia scenderemo in campo per piantare nuovi alberi e per dare un segnale importante anche alla Regione che su questo tema è grave ritardo – spiega Andrea Bertani – Nonostante, infatti, il Piano forestale approvato nell’estate del 2016 prevedesse soprattutto nelle aree attorno ai centri urbani, la creazione una vera e propria infrastruttura verde capace di favorire la rigenerazione ambientale con lo scopo di migliorare la qualità della vita della popolazione fino ad oggi è stato fatto poco e niente. La conferma sta nell’utilizzo con il contagocce delle risorse che provengono dal Programma di sviluppo rurale della Regione 2014-2020, finanziato con fondi europei, che ha utilizzato appena il 4% delle risorse disponibili per incentivare la piantumazione di nuovi alberi. Il Bando prevedeva di incrementare il “potenziale forestale” regionale nelle aree di pianura visto che gli alberi svolgono “un ruolo fondamentale nel perseguimento di una pluralità di obiettivi ambientali, con impatti favorevoli su suolo, aria e biodiversità”. La misura doveva dare sostegno a soggetti privati e pubblici che con la piantumazione avrebbero contribuito “a prevenire fenomeni di marginalizzazione dei territori boscati, perseguendo obiettivi di conservazione della biodiversità e di mitigazione dell’adattamento climatico. Un vero e proprio flop se si tiene conto che le risorse a disposizione erano 3 milioni e 843mila euro”.
Ecco perché nella sua interrogazione il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di spiegare le ragioni di questo fallimento e di rifinanziare, migliorandolo, il bando. “A nostro avviso l’insuccesso di questi bandi è derivato principalmente dall’insufficienza dei contributi per i singoli interventi e dalla scarsa informazione, anche nei Comuni, che ruota a questo tema – conclude Andrea Bertani – Si tratta di uno spreco di risorse molto gravi e contro il quale il MoVimento 5 Stelle, anche con iniziative come quelle di domenica, vuole puntare con decisione visto che si sta creando un doppio danno, sia ambientale che sanitario legato all’altissimo tasso di inquinamento presente in tutta la pianura padana”.