“Con la scusa di approvare una legge che dovrebbe introdurre dei provvedimenti a favore dei territori colpiti dal terremoto la Regione ha messo a segno un vero e proprio blitz in materia ambientale, snaturando la legge 16 sull’economia circolare e ingessando per altri 20 anni la gestione del servizio rifiuti in Emilia Romagna”.
È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla legge per “l’adeguamento dell’ordinamento regionale in materia ambientale e a favore dei territori colpiti da eventi sismici” approvata questa mattina dall’Assemblea Legislativa.
“I provvedimenti che riguardano i territori colpiti dal sisma, su un totale di 44 articoli, sono appena due e che tra l’altro potevano essere inseriti nell’assestamento di bilancio come è stato sempre fatto – spiega Andrea Bertani – In questo modo è evidente che il PD ha scelto di usare il sisma come un cavallo di Troia per riuscire poi a piazzare delle polpette avvelenate. Una di queste è sicuramente quella che riguarda l’introduzione, nelle gare per la raccolta dei rifiuti, anche della fase di pre-trattamento delle frazioni differenziate, riducendo così la platea dei concorrenti, eliminando di fatto le aziende non proprietarie dell’impiantistica già esistente, permettendo l’allungamento dei tempi di affidamento del servizio. In pratica si sconfessa in un sol colpo tutto quello si era fatto con la legge sull’economia circolare, non aprendo veramente al mercato e tutelando per l’ennesima volta il sostanziale monopolio sulla gestione dei rifiuti nella nostra regione. In pratica tutto il contrario di quanto suggerito dall’Autorità per la Concorrenza nella sua indagine conoscitiva sui rifiuti urbani. Si tagliano poi anche i fondi destinati ai comuni virtuosi”.
Un altro punto critico per il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle è quello che riguarda le sanzioni per chi commette delle infrazioni lungo i sentieri, sulle strade forestali o nelle zone montane tutelate.
“Questa legge agisce sul regolamento della polizia forestale che deve normare l’autorizzazione per il transito nei boschi, nei percorsi fuoristrada o sulle piste o sentieri di montagna, mulattiere e sentieri – aggiunge Andrea Bertani – Peccato però che il PD ha evitato accuratamente di inserire in questo regolamento le sanzioni per chi non rispetti alcuni divieti. Di fatto un regalo agli amanti delle due e quattro ruote che adesso avranno la libertà di scorrazzare su percorsi tutelati. Una vera vergogna”.