“Al TTG di Rimini la Regione ha ospitato nei suoi spazi uno stand di AIRiminum. Ci chiediamo quale sia stata la motivazione di una scelta del genere visto che si tratta di una società a cui nemmeno un mese fa il TAR ha annullato l’aggiudicazione del bando del Fellini per mancata richiesta di requisiti professionali e che di conseguenza non è in grado di programmare nessun tipo di progetto per i prossimi anni”. È questa la denuncia di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, che ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti sulla presenza di AIRiminum negli spazi riservati alla Regione Emilia-Romagna, attraverso APT Servizi, alla fiera del turismo internazionale che si è tenuta nelle scorse settimane nei padiglioni riminesi.
“Per questa ospitalità AIRiminum ha addirittura ringraziato con una nota sul proprio sito internet ‘gli amici della Regione’ promettendo loro di avere un ruolo più centrale nell’edizione del prossimo anno – spiega la consigliera regionale del M5S – Di fatto ci troviamo di fronte a un soggetto privato, gestore di un servizio attraverso una gara che nel frattempo è stata annullata, che ha potuto inserirsi in uno spazio istituzionale come se niente fosse. Crediamo che sia necessario fare assoluta chiarezza innanzitutto spiegando quanto è costata alle casse pubbliche questa ospitata, se c’erano delle altre aziende private che hanno potuto godere della stessa cortesia e chi le ha selezionate”.
Nella sua interrogazione inoltre Raffaella Sensoli chiede spiegazioni anche sulle strategie commerciali di AIRiminum che di recente avrebbe acquistato parte del capitale sociale di Expo Venice, società che promuove eventi fieristici nella città lagunare. Particolare che secondo la consigliera regionale del M5S confermerebbe una vocazione “prettamente turistica” di AIRiminum più che di organizzazione e gestione di uno scalo aeroportuale.
“Dichiarazioni, così come quelle che ha fatto la presidente Fincato, di voler estendere la Notte Rosa della Riviera anche a Trieste e Venezia sono assolutamente fuori luogo – aggiunge Raffaella Sensoli – Forse la Fincato, in un momento di confusione dei ruoli a causa della sua precedente esperienza da parlamentare nelle fila di vari partiti politici fra cui, buon ultimo il PD, dimentica che decisioni del genere dovrebbero spettare a ruoli politici e non di certo ad amministratori di una società aeroportuale. Ormai la realtà sta superando la fantasia visto che, nonostante ci sia una sentenza del TAR, il gestore dello scalo riminese è un soggetto privato, con evidenti implicazioni politiche rispetto alle possibilità di orientare le scelte da parte delle istituzioni pubbliche, come la Regione o il Comune, i cui vertici hanno trascorsi svolti in via prevalente se non esclusivo nel campo della politica. Ci sembrano evidenti – conclude Raffaella Sensoli – sia rischio del conflitto di interesse, sia la mancanza di volontà di AiRiminum ad occuparsi di ciò per cui era stato scelto, ovvero gestire l’aeroporto”.