Tempi certi, campi di azione specifici e velocità negli interventi. È quanto ha chiesto e ottenuto, grazie a un emendamento approvato dell’Assemblea Legislativa, il MoVimento 5 Stelle riguardo alla Commissione di inchiesta regionale sul sistema di tutela dei minori in Emilia-Romagna all’indomani dell’inchiesta “Angeli e Demoni” portata avanti dalla Procura di Reggio Emilia sui casi portati alla luce nel Comune di Bibbiano e all’interno dell’Unione della Vald’Enza.
“Visto che crediamo che si sia perso già sufficiente tempo, abbiamo presentato e fatto approvare un emendamento che specifica nel dettaglio tempi e compiti che questa Commissione dovrà avere, a cominciare dal limite, ormai prossimo, della fine della legislatura per la fine dei suoi lavori – spiega Andrea Bertani, capogruppo regionale M5S e primo firmatario dell’emendamento approvato –. Quello che vogliamo evitare è che cada il silenzio e si cerchi di tenere sotto traccia i tanti problemi che ci sono all’interno di questo sistema. C’è l’assoluta necessità che tante madre e padri ci chiedono, ovviamente nel rispetto della magistratura e di chi sta portando avanti l’inchiesta di Bibbiano, di accendere i riflettori su un mondo che a quanto pare presenta molti punti oscuri. Per questo ci aspettiamo da parte delle forze di centrosinistra, prima tra tutti il PD, la più ampia disponibilità e il massimo impegno a procedere nel più breve tempo possibile con la partenza della Commissione, così com’è stato per l’approvazione fiume della legge anti discriminazioni sull’identità sessuale. Determinazione che, tra l’altro, dovrebbe essere riproposta in Parlamento, dove c’è una analoga richiesta presentata proprio dal MoVimento 5 Stelle, da quelle stesse forze politiche che hanno dato il via libera alla Commissione regionale”.
“È dall’inizio della legislatura che presentiamo interrogazioni, risoluzioni e accessi agli atti per chiedere chiarezza sul sistema dei servizi sociali della nostra regione, in particolar modo sul mondo degli appalti, delle esternalizzazioni e degli affidamenti dei servizi stessi – aggiunge Raffaella Sensoli – Dopo anni di muro da parte della Regione, adesso questa Commissione è sicuramente il posto più idoneo a trattare questi argomenti. Ecco perché nel nostro emendamento siamo abbiamo voluto fin d’ora fissare i temi sui quali ci si dovrà concentrare, senza ulteriori perdite di tempo”. Nel documento presentato dal MoVimento 5 Stelle e approvato questa notte durante la seduta fiume dell’Assemblea Legislativa, si prevede anche che il lavoro della Commissione d’inchiesta si svolga senza oneri ulteriori per le casse di Viale Aldo Moro, senza quindi gettoni di presenza, rimborsi o altri compensi da riconoscere ai componenti della stessa.