“Il Fellini ha bisogno urgente di un cambio di passo, non dell’ennesima infornata di contributi pubblici”. È quanto sostiene Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, che commenta le recenti dichiarazioni dell’ad di AiRiminum Leonardo Corbucci riguardo all’aeroporto di Rimini.
“Nonostante la soddisfazione degli azionisti c’è un dato di fondo che ci offre l’esatta fotografia della situazione odierna del Fellini e che dice che l’inizio del 2019 sta vedendo un calo di quasi il 16% dei passeggeri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – spiega Raffaella Sensoli – Ancora peggiore è la situazione del traffico merci, con il 37,2% in meno di tonnellate cargo. Numeri che sono in netta controtendenza rispetto sia al quadro nazionale sia agli scali vicini, dove Bologna, Ancora e Venezia stanno costantemente registrando un aumento di passeggeri. Quello di Rimini è il terzo peggior risultato in Italia, sui trentanove aeroporti monitorati, dopo Foggia (che in realtà è quasi chiuso da anni) e Perugia, dove comunque i passeggeri sono circa il 40% in più. È chiaro che bisogna cambiare completamente e rapidamente passo. Per questo va bene che finalmente si parli di investimenti. Quelli privati innanzitutto, ancora però molto distanti dalle cifre previste nei progetti che consentirono la concessione del Fellini ad AiRiminum. Va meno bene che si ricominci a pregare di ottenere finanziamenti pubblici. Un conto sono gli investimenti di supporto, per esempio sulla viabilità e i collegamenti fra aeroporto e città. Un conto è la complessiva promocommercializzazione dell’offerta turistica regionale, che può prevedere anche interventi in accordo con tour operatori che offrono spostamenti per via aerea. Un conto invece sarebbe la richiesta di contributi a pioggia per fare in modo che qualche compagnia aerea importante decida di destinare a Rimini delle rotte importanti”.
Ecco perché per la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle servono azioni concrete da parte della società che gestisce lo scalo riminese. “Al momento il Fellini non è una reale porta di ingresso per la Romagna. Ovviamente tutti noi ci auguriamo che le cose cambino e che i numeri del Fellini comincino a somigliare a quelli di un aeroporto di una delle principali aree turistiche d’Europa. L’aeroporto che vorremmo non è quello in cui la società di gestione sforna comunicati stampa roboanti in cui si parla dei ‘loro’ utili – conclude Raffaella Sensoli – ma di una realtà che porti ricchezza a tutto il territorio attraverso maggiori arrivi e corrispondente agli investimenti previsti dal progetto che anni fa fece consegnare loro, durante il Governo Renzi, la gestione del Fellini. Ecco perché ci aspettiamo in primo luogo da AiRiminum un deciso e rapido cambio di passo”.