“Il rinvio per alcune fasce di età dell’utilizzo esclusivo dell’App di Lepida per poter accedere ai servizi della pubblica amministrazione tramite Spid, non ha risolto del tutto le difficoltà che alcune categorie fragili, tra cui ci sono sicuramente persone con disabilità e pensionati, possono incontrare. Restano ancora sul tavolo, infatti, le problematiche riguardanti le procedure di delega per autorizzare altre persone all’utilizzo della propria identità digitale, sulla quale gravano evidenti difficoltà sia procedurali che per quel che riguarda il numero delle persone da delegare e dei servizi ai quali accedere. Aspetti che dovrebbero essere affrontati al più presto e sui quali chiediamo alla Regione di avviare un confronto anche con il Governo”. È quanto chiede Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di una risoluzione rivolta alla Giunta dopo che nelle scorse settimane molte associazioni ed organizzazioni sindacali avevano posto l’accento sul fatto che solo un numero limitato di pensionati utilizzi il Pin dell’Inps e, conseguentemente, abbia libero accesso ai propri cedolini, e quindi siano nelle condizioni di controllare importi o eventuali variazioni sulla propria pensione.
Secondo i dati dell’istituto di previdenza, infatti, su 27 milioni di Pin fino ad oggi rilasciati, solo 4 milioni sono stati richiesti da pensionati (su un bacino nazionale di 16 milioni). In altre parole, l’Istituto previdenziale riconosce l’esistenza di un problema di disagio digitale tra i pensionati. “L’ultimo decreto semplificazioni non è riuscito ancora a risolvere questo problema nemmeno attraverso l’introduzione della possibilità di delegare un’altra persona all’utilizzo della propria identità digitale – sottolinea Silvia Piccinini – Ogni servizio ha le sue regole e procedure da seguire e quindi l’accesso unico ai servizi della PA resta di fatto molto difficoltoso. Inoltre il fatto che ogni persona possa designare un solo delegato a sua rappresentanza e che ogni delegato può esserlo al massimo per cinque persone, nei fatti rende ancor di più difficoltoso il superamento di queste criticità complicando così il ricorso ad intermediari unici come i patronati e i CAF che potrebbero invece facilitare l’accesso a questi servizi e quindi agire con efficacia per abbattere il digital divide. Ecco perché – conclude la capogruppo regionale M5S – chiediamo alla Regione di occuparsi di questi aspetti e di avviare un confronto che cerchi di limitare il più possibile i disagi per i cittadini così come fatto con il delicato passaggio dall’utilizzo dell’OTP all’App di Lepida”.