TTIP, vittoria del M5S: “Servizi fondamentali fuori dal trattato”

No-TTIP“Sul TTIP, energia e tutela del made in servivano scelte più coraggiose ma siamo soddisfatti che, se questi argomenti sono presenti all’interno del documento che la Regione invierà al Parlamento europeo, sia soprattutto merito del M5S che ha cercato di assicurare sempre massima trasparenza e partecipazione su questi argomenti”. È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa della relazione per la Sessione europea. Documento che nonostante i toni in alcuni casi molto soft, grazie al contributo del gruppo regionale del M5S, ha preso una posizione su aspetti fondamentali come la questione energetica, gli Ogm, la tutele dei prodotti e l’utilizzo dei fondi europei.

“Forse per la fretta, forse per l’inesperienza, spero non perché ci fosse poco interesse, a volte il dibattito è stato un po’ spento e si rischiava che alcuni spunti che noi riteniamo essenziali non comparissero nella riflessione sfociata nella relazione – ha spiegato Bertani – Sul fronte delle politiche per la crescita ci è sembrato indispensabile rimarcare con forza l’esigenza di assicurare la disponibilità reale di politiche capaci di intervenire sulle diverse criticità occupazionali dell’Europa, dell’Italia, dell’Emilia-Romagna di oggi, nella quale padri e figli si trovano spesso a condividere la stessa condizione di precarietà e di esclusione dal lavoro. In questo quadro occorre assicurare particolare attenzione ad un tema, purtroppo taciuto dalla relazione, vale a dire l’esigenza di utilizzare tutti gli strumenti che la regolazione comunitaria ed i fondi europei assicurano per contrastare la povertà. Sul tema dell’energia e della resilienza abbiamo voluto richiamare l’esigenza imprescindibile di assicurare una progressiva e costante riduzione degli investimenti su infrastrutture basate sul fossile, a chiedere all’Unione di muoversi decisamente verso l’incremento delle produzioni da fonti rinnovabili e sulla riduzione dei consumi. Non nascondiamo poi che avremmo preferito scelte più coraggiose e coerenti con gli assunti e i principio richiamati dalla stessa Relazione in ordine al tema degli OGM. Infatti, per noi, è necessario che sia assicurata attenzione ad una disciplina complessiva, che intervenga anche sull’immissione in commercio e l’importazione di sementi geneticamente modificate autorizzate ed assicuri soluzioni che vietino coltivazioni OGM, per ragioni dovute alla salute e alla protezione dei consumatori”.

Ma è sul tema del Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) che il M5S ha insistito molto, riuscendo a far passare la sua visione contenuta in una risoluzione. “Quello che chiedevamo è che fosse assicurata piena trasparenza al processo di negoziazione ed agli esiti operativi, alle conseguenze delle decisioni che ne dovessero scaturire – ha aggiunto il consigliere Bertani –  Per questo crediamo che dal TTIP vadano assolutamente esclusi i beni fondamentali, come la gestione del servizio idrico integrato e i servizi pubblici locali, le materie di carattere sanitario, fitosanitario, le norme in materia di lavoro mentre gli standard di legge per la sicurezza dei prodotti, nonché per la tutela dei consumatori, della salute e dell’ambiente devono essere mantenuti ai preesistenti livelli europei, anche nell’eventualità che si arrivi alla firma del trattato”.

Considerazioni, quelle del M5S, che hanno trovato piena attuazione nel documento approvato dall’Assemblea. “Anche se questa idea di Europa, sempre più coincidente con la definizione di BCE Spa piuttosto che con quella di comunità di Stati, non ci piace e continua a non piacerci – conclude Bertani – crediamo che sia assolutamente necessario che questi temi vengano presi in considerazione a livello europeo. Per questo abbiamo deciso di astenerci sul voto finale del documento, non potendo notare però come altre forze politiche antieuropeiste convinte, come la Lega Nord, abbiano dato il loro totale assenso”.