“La legge sui servizi per l’infanzia approvata oggi dalla Regione è, se si può, ancora peggiore di quella che va a sostituire. Una legge che per quel che riguarda l’obbligatorietà dei vaccini non fa altro che inasprire ulteriormente i rapporti con quei genitori che avanzano dei dubbi al riguardo, e che sul fronte dei servizi scolastici lascia campo aperto all’invasione senza regole dei privati e all’impiego di personale precario, con pochi diritti, e senza garanzie sul diritto all’aggiornamento professionale”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Sanità, riguardo alla nuova legge regionale sui servizi per l’infanzia approvata in serata dall’Assemblea Legislativa, della quale la consigliera è stata anche relatrice di minoranza.
“Come prevedevamo, la Giunta ha voluto innalzare un muro non accogliendo le nostre proposte per migliorare il testo – spiega Raffaella Sensoli – Per quel che riguarda l’obbligo dei vaccini per l’iscrizione al nido la nostra posizione era chiara. Nessuno si è mai sognato di mettere in discussione l’utilità dei vaccini ma le nostre critiche hanno riguardato soprattutto il metodo con il quale si vuole portare avanti questa obbligatorietà che non farà altro che allontanare ancor di più quei genitori che oggi, a causa anche della scarsa informazione, continuano a non voler vaccinare i propri figli. La coercizione non era e non è la strada giusta. Ma visto che il PD e il presidente Bonaccini vogliono andare avanti a testa bassa su questa strada avevamo anche proposto la sperimentazione di questo metodo di almeno due anni con un’attenta verifica dei risultati raggiunti anche in virtù del fatto che lo stesso Bonaccini in aula si era detto pronto a ritirare la norma se dovesse produrre i risultati sperati. E invece con un controsenso che ormai è il marchio di fabbrica del PD la nostra proposta è stata respinta”.
Anche per quel che riguarda la qualità dei servizi scolastici il giudizio del Movimento 5 Stelle è assolutamente negativo. “Con questa legge non ci sarà più l’accreditamento in conformità a requisiti precisi e definiti, sostituita da una procedura di autovalutazione – aggiunge Raffaella Sensoli – Non ci sarà un rapporto numerico operatori-bambini definito rispetto agli iscritti, ma ad una flessibilità organizzativa che pagheranno lavoratori, famiglie e bambini. Non sappiamo nulla dei criteri per individuare i margini di flessibilità invocati. Sappiamo però che li definirà la Giunta. Li deciderà in sovrana solitudine. In più non ci sarà nessuna garanzia contrattuale per chi lavora nei soggetti accreditati svolgendo attività e garantendo servizi identici a quelli della gestione diretta. Tutto questo produrrà l’ennesimo regalo alle coop tanto care a questa Giunta e penalizzerà ancor di più i lavoratori che non avranno garanzie per la formazione e inquadrati ancora peggio visto le garanzie contrattuali praticamente nulle che vengono applicate. Per tutte queste ragioni – conclude Raffaella Sensoli – abbiamo votato per sostenere e i diritti dei bambini e dei lavoratori, per migliorare ed ampliare servizi e condizioni di lavoro, ma il PD ha preferito andare avanti con questa legge che non fa altro che peggiorare la situazione attuale”.
Relazione in aula sul progetto di legge della Giunta per i servizi all’infanzia
Intervista a Skytg24
Raffaella Sensoli ospita a Tagadà su La7
Il M5S non è contro i vaccini – diretta Raffaella Sensoli
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