“La notizia del piano di rientro imposto dal Governo all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara è la dimostrazione che su Cona sia i vertici della struttura sanitaria, che quelli della Regione, continuano a nascondere le carte, facendosi beffa dell’obbligo della trasparenza. Se non fossimo intervenuti noi denunciando un piano che prevede un castigo di diversi milioni di euro, tutto sarebbe passato sotto silenzio visto che nei bilanci che abbiamo analizzato le criticità non sono state evidenziate nella loro interezza”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Sanità, in merito al piano di rientro richiesto dal Ministero della Salute per l’ospedale di Cona e già oggetto di una interrogazione alla Giunta che ha reso pubblico il caso.
“Abbiamo letto le parole del direttore generale Carradori che si dice fiducioso sul fatto che vengano rispettati i parametri imposti dal Ministero, anche grazie agli accorgimenti messi in campo negli ultimi tempi – spiega Raffaella Sensoli – Peccato che però in tutti questi mesi nessuno, sia a Ferrara che a Bologna, abbia mai fatto cenno a questa ennesima patata bollente che riguarda Cona. Come al solito si cerca sempre di nascondere i problemi provocati da questo progetto fallimentare ma alla fine, come hanno dimostrato gli altri scandali che si sono verificati in questi anni, i problemi vengono sempre a galla. Ecco perché – conclude Raffaella Sensoli – invitiamo Carradori e Venturi ad rispettare il principio di trasparenza. Basta silenzi su Cona. Chiederemo alla Commissione Sanità di convocare l’assessore e il direttore generale del Sant’Anna per un’informativa sulla vicenda”.