“Ormai ogni giorno sui giornali leggiamo l’assessore Venturi spiegare i piani di riorganizzazione, accorpamenti, nuove strategie per ridurre le liste d’attesa. Peccato che queste idee il nostro assessore alla Sanità non abbia avuto ancora la cortesia di presentarle in Assemblea o in Commissione. Per questo lo invitiamo a mettere da parte per un attimo la frenesia renziana da ‘annuncite’ e spiegare anche ai consiglieri quali sono le sue idee”.
È questo il commento di Raffaella Sensoli, vicepresidente della Commissione Sanità, sulle recenti dichiarazioni dell’assessore alla Sanità Sergio Venturi che riguardano il riassetto del sistema sanitario regionale. “L’ultima comunicazione arrivata ai consiglieri risale ormai quasi un mese fa quando l’assessore dichiarò in Aula che il piano di tagli estivi nei vari ospedali regionali fosse sostanzialmente sovrapponibile a quello dello scorso anno – ricorda Raffaella Sensoli – Dichiarazioni che però siamo riusciti ampiamente a smentire, documenti alla mano, visto che in molti dei nostri ospedali i posti letto sono diminuiti e le chiusure dei reparti sono aumentati. Come dimostra l’incredibile caso dell’ospedale di San Giovanni in Persiceto che sta vedendo la sollevazione di un’intera comunità contro il piano di riduzione. Per questo chiediamo all’assessore Venturi di venire al più presto a riferire in Aula e in Commissione per fare chiarezza su quanto sta accadendo”.
Su questo tema, invece, la consigliera regionale Silvia Piccinini ha presentato una richiesta di accesso agli atti sull’indagine “informale” che l’assessore Venturi avrebbe commissionato ad alcuni dipendenti del suo assessorato per verificare i tempi di attesa delle visite e i rapporti delle singole strutture con i pazienti, annunciati ieri in una intervista rilasciata al Resto del Carlino. “Se per davvero questa indagine è stata fatta – aggiunge la Piccinini – vorremmo conoscerne i dettagli. Ci stupisce il fatto che si debba ricorrere a questi mezzi quando l’Assessorato potrebbe avere ben altri strumenti di accesso ai dati; non vorremmo si trattasse semplicemente di un escamotage mediatico. Così come vorremmo sapere a che punto è e che risultati sta ottenendo la sperimentazione delle prestazioni nei fine settimana e la sera, visto che pochi mesi fa fu lanciata dalla Giunta (guarda caso dalle pagine dei giornali) come una rivoluzione epocale e che quanto sembra si sta rivelando un mezzo flop”.