“A otto mesi dalla partenza dei tirocini previsti da Garanzia Giovani più di un quarto dei ragazzi che hanno aderito a questo progetto stanno ancora aspettando il contributo della Regione”. È questa la denuncia di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che ha presentato una interrogazione alla Giunta sui ritardi nei pagamenti dei tirocini attivati dalle aziende nell’ambito del progetto Garanzia Giovani il piano europeo contro la disoccupazione giovanile rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, rilanciato dal Governo e attuato in Emilia-Romagna grazie a una convezione datata 17 aprile del 2014 con il Ministero del Lavoro che ha messo a disposizione complessivamente poco più di 74 milioni di euro.
“Nel caso dell’attivazione di un tirocinio da parte di un’azienda l’indennità mensile prevista dovrebbe essere pagata in parte dal datore di lavoro, per la parte di sua competenza, mentre la quota finanziata dal progetto dovrebbe essere erogata dalla Regione tramite l’INPS, come stabilito dalla sopracitata delibera di Giunta regionale n.1639/2014, a partire dal mese successivo all’approvazione del tirocinio da parte della Regione stessa – spiega la consigliera Piccinini – Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni da parte di ragazzi che stanno svolgendo regolarmente i tirocini e che da mesi aspettano di ricevere i soldi della Regione. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta di fornire dei dati per capire meglio quanto fosse diffuso questo disagio”.
E i numeri della Regione, infatti, non sono così incoraggianti: più di un quarto (più precisamente il 26,1%) dei tirocinanti non ha ancora ricevuto il contributo regionale né sa quando potrà riceverlo visto che dagli uffici di Viale Aldo Moro non è filtrata nessuna notizia sui tempi effettivi di pagamento.
“Con questa interrogazione chiediamo alla Giunta di fare chiarezza su questa vicenda, magari fornendo i dati, suddivisi per mesi, di chi ha ricevuto il contributo e chi invece lo sta ancora aspettando – conclude Silvia Piccinini – Il nostro sospetto è che più che agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro da parte dei giovani, il progetto Garanzia Giovani lo ostacoli viste le trappole e lungaggini burocratiche create. E i ritardi nel pagamento degli stipendi sono, purtroppo, l’esempio perfetto. Bisogna al più presto mettere una pezza a questa situazione”.