“La Regione fa poco o nulla per la manutenzione delle strade che vengono utilizzate dai cicloturisti, soprattutto in Romagna. Un patrimonio importante e da valorizzare e che invece anno dopo anno, inverno dopo inverno, si sgretola per la mancanza di fondi e di un coordinamento efficace sugli interventi da fare”. È questa la denuncia di Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, dopo che questa mattina l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, ha risposto in aula a una interrogazione dell’esponente del MoVimento 5 Stelle sullo stato di salute delle strade utilizzate, soprattutto in Romagna, dai cicloturisti sia italiani che stranieri. L’interrogazione aveva preso spunto dalla denuncia dell’ex campione di ciclismo Maurizio Fondriest che nei giorni scorsi aveva definito “vergognoso” lo stato di alcune strade da lui percorse durante l’estate.
“Come l’assessore Donini ci ha confermato questa mattina in aula, la Regione fa poco e niente per assicurare una manutenzione dignitosa per queste strade – spiega Andrea Bertani – L’impegno tanto decantato sulle ciclovie, che doterà la nostra regione finalmente di percorsi ecosostenibili ed alternativi alla gomma, non basta visto che il cicloturismo è una cosa sostanzialmente diversa. Nel nostro entroterra, grazie al lavoro di illuiminati imprenditori del settore e grazie alla storia di ciclismo (per esempio Pantani e al monte Carpegna) passate per le nostre strade, si è creato un mercato importante legato al cicloturimsmo. Mercato che si è sviluppato ormai nel corso di 20 anni che contribuisce in maniera importante alla destagionalizzazione, alla diversificazione dell’offerta, al turismo sostenibile, all’attivazione anche dell’entroterra rispetto alla costa. Scaricare ogni responsabilità sulla mancanza di risorse riguardo alla manutenzione o alle singole Province è un gioco che non può essere accettato. Manca una cabina di regia che dirotti le già poche risorse che ci sono e quando c’è viene utilizzata per finanziare progetti dannosi e anacronistici come la Cispadana, il TRC a Rimini e il People Mover a Bologna. Ecco perché – conclude Bertani – ci aspettiamo che la Regione si decida una volta per tutte a cambiare passo e trovare nuovi finanziamenti. Magari prima dell’arrivo del prossimo inverno, visto che anche solo con le normali nevicate, senza aspettare un altro ‘nevone’, le Province non saranno nemmeno più in grado di liberare le strade provocando l’ennesimo danno per turisti e cittadini”.