Slot machine, taglio dell’IRAP per i commercianti che non le installeranno

Taglio dell’Irap per gli esercizi commerciali che diranno no alle slot machine, aumento dell’aliquota da pagare per chi, invece, continuerà a proporle al pubblico. È questa l’idea del gruppo regionale del M5S per cercare di combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo patologico che anche in Emilia-Romagna ogni anno coinvolge migliaia di persone.

La proposta è contenuta in una risoluzione presentata dai cinque esponenti del M5S in viale Aldo Moro, la prima firmataria e vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali Raffaella Sensoli, la capogruppo Giulia Gibertoni e i consiglieri Andrea Bertani, Silvia Piccinini, Gian Luca Sassi, e chiede alla Giunta di dare finalmente piena attuazione alle legge regionale n. 5 del luglio del 2013 che aveva individuato delle iniziative per contrastare, prevenire e ridurre il rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico ma che nel corso degli anni non è ancora riuscita ad essere del tutto efficace. Come dimostra il caso di nove Comuni della Romagna che hanno preferito puntare su iniziative proprie piuttosto che aderire alla campagna “Slot freE-R” della Regione portato alla luce proprio dal M5S in una interpellanza presentata nei giorni scorsi.

“Per combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo servono azioni concrete e che possano in qualche modo cercare di mettere un freno a una malattia che, anche per colpa della crisi, si sta allargando a macchia d’olio – spiegano in consiglieri regionali del M5S – Per questo pensiamo che introdurre per i commercianti dei vantaggi, e al tempo stesso degli aggravi, dal punto di vista fiscale possa essere una prima soluzione al dilagare delle slot”. Il documento, che sarà sottoposto al vaglio dell’Assemblea Legislativa, prevede di inserire nella prossima manovra relativa alla legge finanziaria collegata al bilancio di assestamento della Regione l’abbassamento della aliquota IRAP per gli esercizi commerciali che aderiranno al programma ‘Slot freE-R” e una parallela variazione in aumento per quei negozi in cui risultassero installati apparecchi da gioco.

“Un provvedimento – precisano i consiglieri del M5S – che anche altre Regioni come il Veneto, l’Umbria e la Lombardia, hanno già adottato”. La risoluzione del M5S chiede anche alla Giunta di mettere in campo tutte le iniziative possibili affinché si giunga al più presto all’introduzione definitiva nel LEA (i livelli essenziali di assistenza sanitaria) del trattamento delle persone con dipendenza patologica da gioco d’azzardo.