“La Regione ha investito più di 130 milioni di euro nel progetto Garanzia giovani ma dopo quasi un anno dalla sua partenza i posti di lavoro creati sono stati pari a zero. Si tratta di un flop colossale a cui bisogna al più presto porre rimedio, magari ritornando sulla scelta scellerata di non coinvolgere le imprese all’interno di questo processo”.
Giulia Gibertoni ed Andrea Bertani, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale M5S in Regione, hanno presentato una interrogazione su “Garanzia giovani”, il piano europeo contro la disoccupazione giovanile rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, rilanciato dal Governo e attuato in Emilia-Romagna grazie a una convezione datata 17 aprile del 2014 con il Ministero del Lavoro che ha stanziato più di 130 milioni di euro (tra Fondi FSE, privati e locali) per l’attuazione del programma.
“Dopo nove mesi i risultati sono disastrosi, per usare un eufemismo – attaccano Giulia Gibertoni ed Andrea Bertani – Secondo i dati raccolti da Adapt, se a livello nazionale solo il 3% dei giovani che si è iscritto al programma ha ricevuto un’offerta di lavoro, stage o di formazione, nella nostra regione sta andando addirittura peggio visto che Garanzia giovani sembra non abbia prodotto nemmeno l’ombra di un nuovo posto di lavoro a fronte delle 36mila adesioni dei ragazzi, delle 25mila registrazioni e 16mila profiling attivati”. Un flop che secondo il M5S ha la sua causa principale nell’aver creato sia l’ennesima trafila burocratica per poter accedere al progetto, che nel mancato coinvolgimento e raccordo con le imprese che dovevano e potevano essere coinvolte meglio.
“Limitarsi a raccogliere i curricula e ad avviare progetti di formazione e orientamento al lavoro senza sapere quali sono le richieste e le esigenze delle imprese è stata una decisione illogica – aggiungono i due consiglieri – Ecco perché abbiamo chiesto alla Giunta chiarezza su come questo programma sia stato attuato, se esiste un report preciso di quello che è stato fatto e come sono state utilizzate fino a questo momento le risorse messe a disposizione”.
Nell’interrogazione depositata i due consiglieri del M5S hanno chiesto, tra l’altro, quali misure siano state concretamente attivate in Emilia-Romagna per i destinatari di Garanzia Giovani, quante e quali le offerte di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio siano state realizzate finora, come siano state individuate le attività di orientamento e di formazione attivate, e come i Centri per l’Impiego abbiano assicurato a partire dall’avvio di Garanzia Giovani lo svolgimento delle altre attività loro ordinariamente assegnate.
“Visto che i soldi del progetto possono essere impegnati entro la fine dell’anno – concludono Giulia Gibertoni e Andrea Bertani – ci aspettiamo che la Giunta prenda coscienza degli errori fatti e sia disponibile a rivedere l’attuazione del programma. Visti i numeri preoccupanti che riguardano la disoccupazione giovanile anche in Emilia-Romagna, non possiamo chiudere gli occhi davanti a questo totale fallimento e continuare a sprecare soldi e risorse pubbliche”.