Fotored e sistemi di rilevazione fotografica delle infrazioni nei passaggi a livello più pericolosi per scongiurare gli attraversamenti di automobilisti indisciplinati. È questa la proposta di Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, contenuta in una risoluzione presentata alla Giunta sul tema della sicurezza del nostro sistema ferroviario dopo il disastro ferroviario accaduto la scorsa settimana in Puglia.
“Il rapporto dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle Ferrovie pubblicato recentemente punta il dito, tra l’altro, sui passaggi a livello sottolineando i rischi determinati da attraversamenti, anche automobilistici, delle sbarre in fase di abbassamento o durante la chiusura in caso di semibarriere – spiega Andrea Bertani – Fra le soluzioni utilizzabili per limitare i rischi altissimi che questa abitudine può generare potrebbe essere utile l’introduzione, almeno nei siti particolarmente esposti, di strumenti per la rilevazione fotografica delle infrazioni, come succede oggi nel caso dei semafori stradali. Si tratterebbe di un tentativo di dissuasione indiretta che ha come fine ultimo quello di salvare vite umane ed evitare danneggiamenti alle infrastrutture. Fermo restando che tocca però sia a RFI e FER verificare anche il corretto funzionamento di tutti gli impianti visto che, come ci ricordano spesso le cronache dei giornali, si sono anche registrati casi in cui i treni attraversino i binari dei passaggi a livello con le sbarre ancora sollevate o in fase di chiusura. Ecco perché serve un impegno concreto da parte della Regione per mettere in completa sicurezza queste strutture, ancora molto diffuse sulla nostra rete regionale”.
Nella sua risoluzione il consigliere regionale del M5S chiede alla Giunta di mettere il tema della sicurezza dei trasporti e, in esso, del trasporto ferroviario, al centro del processo di discussione del Prit 2025 e di produrre un puntuale censimento delle linee e dei relativi sistemi di sicurezza ad oggi adottati e di definire un puntuale programma di interventi e di priorità per la sicurezza della rete ferroviaria gestita da FER velocizzando i tempi per l’utilizzo del Scmt o di tecnologie più avanzate come il sistema Ertms/Etcs ed Ersat (Ertms + Satellite). “Oggi sui 364 chilometri di binari gestiti da FER solo poco più di 70 possono contare sui sistemi tecnologici di controllo più avanzati – conclude Bertani – Un ritardo molto pericoloso che la Regione deve cercare in tutti i modi di colmare visto che più del 15% del totale dei passeggeri saliti dalle stazioni in Emilia-Romagna viaggia proprio sulla rete gestita da FER”.