Discarica ex Razzaboni, il Comune chieda alla Regione di finanziare tutti i lavori

L'ingresso della discarica nell'area ex Razzaboni a San Giovanni in Persiceto (Bo)
L’ingresso della discarica nell’area ex Razzaboni a San Giovanni in Persiceto (Bo)

“Il Comune di San Giovanni in Persiceto chieda formalmente alla Regione i fondi per finanziare i lavori di bonifica del secondo stralcio della discarica ex Razzaboni. Non si può continuare a tergiversare, non c’è più tempo”. Silvia Piccinini, consigliere regionale del M5S torna a chiedere certezze sulla situazione della discarica di via Samoggia, a San Giovanni in Persiceto, uno dei 14 siti del nostro Paese per il quale l’Italia è stata sottoposta a una procedura di infrazione da parte della Corte di giustizia europea.

Nel corso dell’ultima seduta dell’Assemblea Legislativa l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, ha dichiarato che, mentre i lavori del primo stralcio partiranno entro un mese, per attendere la bonifica totale dell’area bisognerà aspettare l’arrivo delle risorse da parte del Ministero, allungando così ancora di più una telenovela che va avanti ormai da quasi 15 anni. “Basta tergiversare, le sanzioni sono alle porte, non possiamo permetterci di perdere altro tempo – spiega la consigliera Piccinini – Crediamo sia necessario che a finanziare il secondo stralcio dei lavori debba essere direttamente la Regione. Entro luglio verrà approvato il bilancio regionale di assestamento, per questo abbiamo chiesto, attraverso una mozione presentata in Consiglio comunale, che il sindaco Mazzuca metta nero su bianco questa richiesta”.

Nella mozione, a firma dei consiglieri comunali del M5S Ornella Forgione, Ulisse Serra e Alberto Longhi, si fa notate come per la completa rimozione dei rifiuti (stimati in circa 45mila tonnellate) presenti nell’area servirebbero circa 7 milioni di euro, mentre nel prossimo mese di giugno inizierà solo il primo stralcio dei lavori, affidati a Herambiente, per un importo di circa 3 milioni e 600 mila euro.

“Degli altri 3 milioni e 400 mila euro al momento non c’è nessuna certezza – conclude la consigliera Silvia Piccinini – Per 14 anni su questa discarica si è aspettato, nascosto, temporeggiato. Basti pensare che è da due settimane che aspettiamo di avere i documenti relativi al sito e ad oggi non abbiamo avuto ancora risposta, nonostante il sindaco Mazzuca nei suoi comunicati stampa e post su Facebook millanti assoluta trasparenza nella gestione delle carte che riguardano Razzaboni. Adesso – conclude la consigliera regionale del M5S – è arrivato il momento di dire basta. Lunedì, come promesso, effettueremo un sopralluogo all’interno della discarica per renderci conto in prima persona di quel che accade lì dentro ma Il Comune deve chiedere alla Regione di finanziare il secondo stralcio senza aspettare altro tempo”.