“Bene il patrocinio della Regione per il sostegno e lo sviluppo dello sci d’erba nel nostro Appennino, che è la conferma di ciò che sosteniamo da sempre, ovvero la necessità di puntare con decisione sulla diversificazione dell’offerta turistica anche alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici. Per questo siamo molto soddisfatti che la Giunta, come ha ribadito oggi in aula l’assessore Igor Taruffi, abbia confermato il sostegno a questo sport in Emilia-Romagna che riveste un ruolo molto importante non solo sul piano sportivo ma anche come opportunità di qualificazione e rilancio dell’area appenninica”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, a conclusione di un question time che si è svolto questa mattina in Assemblea legislativa e presentato dalla stessa consigliera M5S riguardo allo sviluppo dello sci d’erba in Emilia-Romagna.
“Nella nostra regione sono operativi centri e piste per lo sci d’erba, come nel caso di Gaggio Montano nell’Appennino bolognese, o di Schia, nel Comune di Tizzano Val Parma, che potrebbero essere ulteriormente potenziati. Per questo – spiega Silvia Piccinini – è sicuramente una buona notizia quella data oggi dalla Giunta che ha confermato il finanziamento allo sci d’erba così come il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto e ottenuto prima in una risoluzione approvata all’unanimità da parte dell’Assemblea e poi con l’ok ad un nostro ordine del giorno all’interno del bilancio 2023. La crisi climatica che stiamo attraversando ha un impatto evidente su diversi settori economici, compreso quello del cosiddetto ‘turismo bianco’ delle aree appenniniche della nostra regione il cui tessuto economico è strettamente connesso anche al turismo sulla neve. Ma le nevicate sono sempre meno consistenti e le temperature sempre più alte. Per questo è necessario affrontare in maniera strutturale le conseguenze della crisi climatica, ripensando l’offerta turistica del nostro appennino. E l’investimento sullo sci d’erba va proprio nella direzione indicata dal MoVimento 5 Stelle di individuare soluzioni sostenibili per destagionalizzare il turismo e consentire la sopravvivenza e lo sviluppo del turismo in montagna in un quadro climatico profondamente modificato” conclude Silvia Piccinini.