“Il pasticcio fatto dal Governo sull’ok alla discarica Tre Monti dimostra l’assoluta inaffidabilità delle forze politiche che lo compongono. Anche volendo credere alla versione dell’errore del comunicato stampa inviato ieri sera, e che non doveva contenere il punto che annunciava l’ok al sopraelevamento della discarica, è un dato di fatto che il parere sul superamento del dissenso espresso dalla Soprintendenza fosse comunque stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri. A questo punto Lega, Fdl e Forza Italia si assumano la responsabilità di spiegare ai cittadini quale sarà la loro posizione al riguardo. Senza smentite, il rischio che si arrivi all’ok al sopraelevamento è più che concreto e, se così fosse, sarebbe un’autentica beffa”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, sul giallo che riguarda la delibera del Consiglio dei ministri sul superamento del dissenso espresso dalla Soprintendenza nel procedimento di valutazione d’impatto ambientale del progetto di ampliamento della discarica Tre Monti di Imola (la cosiddetta “sopraelevazione del terzo lotto”) proposto da ConAmi e Herambiente. Un punto che era stato inserito in un comunicato ufficiale diffuso alla stampa giovedì sera al termine del Consiglio dei ministri e che invece oggi è sparito dal sito ufficiale del Governo perché a quanto sembra la discussione che riguardava la discarica imolese non sia poi avvenuta.
“Anche se l’ok al terzo lotto non è ancora arrivato, il cortocircuito creato dal Governo sulla Tre Monti di certo non fa ben sperare – aggiunge Silvia Piccinini – Per questo le forze politiche che compongono il governo di Giorgia Meloni, e che sul territorio si sono sempre dette contrarie all’ampliamento, hanno il dovere di chiarire quale sia la loro posizione e cosa il nuovo esecutivo ha in mente di fare. Quanto accaduto tra ieri sera e stamattina di certo non ci fa ben sperare e il rischio che nuovi rifiuti vadano ad aggravare i già pesanti problemi legati alla discarica Tre Monti è più che mai concreto” conclude Silvia Piccinini.