“Il nuovo governo, che vorrebbe basare tutte le sue politiche sul paradigma ‘Dio, patria e famiglia’, farebbe bene a provvedere al più presto a rifinanziare il bonus asili nido visto che ad oggi i fondi statali erogati dall’Inps sono esauriti. Una situazione che sta creando disagi enormi nonostante gli sforzi di Regione e Comuni per contenere e abbattere i costi delle rette in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo attraversando a causa del caro energia”. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla difficoltà di molte famiglie di accedere al bonus asili nido erogato dall’INPS a causa della mancanza di fondi, al centro di un question time che si è svolto questa mattina in Assemblea legislativa.
“Per l’anno in corso le risorse stanziate dallo Stato a sostegno del bonus nidi sono state di quasi 554 milioni di euro – spiega Silvia Piccinini – Tuttavia, sulla base di comunicazioni rese disponibili dall’Inps, da settembre le domande sono accolte soltanto ‘con riserva’, una formula che indica l’esaurimento dei fondi. Significa che al momento le risorse per alimentare quello che è un fondamentale strumento per l’abbattimento o la riduzione del costo delle rette sono esaurite, andando così anche a limitare lo sforzo previsto sia dalla Regione che da alcuni Comuni per garantire il più possibile la gratuità di un servizio educativo molto importante. Ecco perché è necessario che il nuovo Governo, che per tutta la campagna elettorale non ha mancato occasione per sottolineare la sua volontà di tutelare le famiglie, trovi al più presto nuove risorse. La Regione, come ha ricordato oggi in aula il sottosegretario Baruffi, sta provvedendo a rendere disponibili nuove risorse attraverso un nuovo bando da 7 milioni di euro in modo da aumentare anche i posti disponibili. Uno sforzo però che deve necessariamente essere accompagnato dall’individuazione di nuove risorse da parte del Governo. In una fase particolarmente delicata come quella che stiamo attraversando a causa del caro bollette, per le famiglie sarebbe davvero un danno rilevante essere costretti a rinunciare ad un aiuto economico importante per abbattere le rette dei nidi” conclude Silvia Piccinini.