DONNA UCCISA DELL’EX FIDANZATO A REGGIO EMILIA, PICCININI (M5S): “FIGLIO E NONNA COSTRETTI A VIVERE IN UNA CASA SENZA RISCALDAMENTO. SITUAZIONE INACCETTABILE, INTERVENGA LA FONDAZIONE PER LE VITTIME DEI REATI”

“Le condizioni in cui sono costretti a vivere il figlio e la madre della ragazza peruviana uccisa dall’ex fidanzato lo scorso 20 novembre a Reggio Emilia sono inaccettabili. Visto che i servizi sociali del Comune non sono riusciti ancora a trovare una nuova sistemazione, è necessario che intervenga la Regione attraverso la Fondazione per le vittime dei reati. Sarebbe anche un modo per dare concretezza anche alla volontà espressa dall’Assemblea Legislativa lo scorso 13 dicembre attraverso l’approvazione di una risoluzione trasversale a tutti i partiti politici”. È quanto chiede Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia delle condizioni in cui vivono il figlio di nemmeno 2 anni e la madre di Cecilia Hazana Loayza, la 34enne peruviana uccisa barbaramente dal suo ex fidanzato all’alba dello scorso 20 novembre a Reggio Emilia. Il bambino e la donna, infatti, vivono in un appartamento senza riscaldamento a causa delle loro precarie condizioni economiche che non permettono di poter pagare la riparazione della caldaia rotta ormai da mesi.

Si tratta di una situazione inaccettabile di cui le istituzioni devono fari carico al più presto – aggiunge Silvia Piccinini – La Regione, attraverso la Fondazione per le vittime dei reati, può e deve intervenire proprio per dare un aiuto concreto a chi ha dovuto subire la perdita di un proprio caro e adesso si trova in una difficoltà oggettiva” conclude la capogruppo regionale M5S.