“Oggi in Commissione III abbiamo perso un’importante occasione di confronto sull’opportunità di governare in una logica interregionale la gestione dei rifiuti speciali e di evitarne l’importazione da altre regioni, principalmente Lombardia e Veneto.
È mancato un confronto preventivo con le forze politiche firmatarie dell’ordine del giorno in consiglio comunale, in favore della solita, scontata strumentalizzazione politica della Lega.”
È il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle in merito alla risoluzione presentata oggi in Commissione III dalla Lega, che chiedeva alla Regione di accogliere, nella trattativa per la sottoscrizione del nuovo “Accordo per la Gestione dei Rifiuti Urbani nel Termovalorizzatore di Forlì”, le linee guida previste dalla mozione approvata da quel Consiglio Comunale.
“La Risoluzione impattava direttamente sul Piano regionale di gestione dei rifiuti, che deve essere affrontato sulla base di una strategia complessiva che tenga conto anche del grande problema della gestione dei rifiuti speciali.
Secondo le relazioni di ARPAE – prosegue Silvia Piccinini- in Emilia-Romagna vengono importati più rifiuti speciali di quelli inviati fuori Regione.
I numeri sono chiari: nel 2018 sono state 3.282.139 le tonnellate in ingresso, a fronte di 2.631.043 tonnellate in uscita, con un saldo di rifiuti in arrivo pari a circa +650mila tonnellate, che si aggiungono quindi a quelli prodotti in Regione.
I flussi più consistenti si verificano, per i rifiuti speciali in ingresso, dalla Lombardia e dal Veneto, mentre nei rapporti transfrontalieri provengono soprattutto da Svizzera, da Francia e San Marino.
Gli emendamenti che ho presentato – continua Silvia Piccinini – riguardavano proprio la necessità di affrontare la discussione da una prospettiva più ampia, quella di assicurare una logica interregionale alla gestione dei rifiuti, in particolare quelli speciali, anche per scongiurare il rischio di veder compensata la possibile riduzione dei rifiuti urbani di Forlì, con l’incenerimento di rifiuti speciali importati da fuori regione, procurando un danno inaccettabile, per tutti ed in particolare per i cittadini forlivesi. E per questo servono anche accordi ed intese con i gestori e le regioni coinvolte.
Dobbiamo evitare che si proceda a compensare la possibile riduzione dei rifiuti urbani a Forlì con l’incenerimento di altri rifiuti speciali, magari importati da fuori regione. Un danno inaccettabile, per tutti e in particolare per i cittadini di Forlì.
Ma – conclude Silvia Piccinini – la speculazione politica della destra, che ha deciso di andare avanti con la risoluzione, ha impedito lo sviluppo di una discussione di respiro adeguato, su un testo invece imposto senza alcun confronto e che poteva e doveva certamente essere migliorato. Per queste ragioni non ci sono state le condizioni per approvare quella risoluzione”.