Superbonus 110% “negato” a Bologna, la Regione intervenga per garantire a cittadini e imprese l’accesso alle agevolazioni

“La Regione intervenga per sbloccare l’impasse sull’applicazione del Superbonus 110% nato dall’approvazione del nuovo regolamento edilizio del Comune di Bologna”. È quanto chiede con un’interrogazione Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, sul caso sollevato nei giorni scorsi da diverse associazioni di categoria e di professionisti riguardo all’impossibilità di poter sfruttare le agevolazioni previste dal Superbonus 110% varato dal Governo per gli immobili di Bologna in quanto la normativa comunale impone il raggiungimento di precise classe energetiche (A1 o A3) mentre per la legislazione nazionale l’unico limite imposto è quello del miglioramento di due classi. “Questa norma rischia di negare ai cittadini e alle imprese di Bologna la possibilità di poter usufruire di un’operazione fondamentale per la ripresa economica, e l’adozione di politiche orientate alla sostenibilità ambientale compreso il miglioramento della qualità dell’aria – spiega Silvia Piccinini – Ecco perché crediamo che l’impasse che si è creata debba essere superata al più presto senza tentennamenti”.

Nella sua interrogazione la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiama in causa proprio la Regione visto che proprio grazie a un emendamento alla nuova legge sulla rigenerazione urbana di fine 2020, presentato e fatto approvare proprio dal MoVimento 5 Stelle, prevede che la Regione possa fornire ai Comuni e alle loro Unioni supporto tecnico, progettuale e amministrativo per accelerare lo svolgimento dei procedimenti connessi agli interventi che beneficiano degli incentivi. “Crediamo che, anche per evitare procedure burocratiche infinite che un eventuale ricorso al TAR già annunciato dalle associazioni di categoria possa provocare, la Regione debba coordinarsi con il Comune di Bologna e risolvere questa situazione – conclude Silvia Piccinini – Dobbiamo assolutamente evitare che ai cittadini e alle imprese della città capoluogo venga fortemente limitata, o addirittura negata, la possibilità di poter usufruire di queste importanti agevolazioni”.