“Governo e Regione stanno facendo grandi sforzi per cercare di rispondere al meglio all’emergenza Coronavirus. Tanto si sta facendo e tanto ancora resta da fare. Quello che è certo, però, è che da questa esperienza dovremmo essere in grado di capire cosa e come fare per superare criticità analoghe ed evitare rischi in futuro, cambiando profondamente le nostre strategie e non ripetendo più gli errori commessi per esempio in sanità e nella gestione delle politiche ambientali”.
È quanto ha affermato questa mattina durante la prima seduta telematica dell’Assemblea Legislativa Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al dibattito sull’informativa che il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha tenuto sull’emergenza Coronavirus. “Tutte le crisi determinano un ‘prima’ e un ‘dopo’. Oggi noi ci troviamo nel mezzo di questa emergenza e a questa contingenza dobbiamo dedicare tutta la nostra attenzione, i nostri sforzi – ha spiegato Silvia Piccinini – Ma dovremmo ragionare con attenzione anche su ciò che ‘prima’ ci ha reso vulnerabili e ciò che ‘dopo’ ci dovrà essere di diverso e nuovo, che dovrà cambiare. Dovremo rivedere nel profondo e potenziare, innanzitutto, il nostro sistema sanitario pubblico, che oggi mostra tutte le sue fragilità, soprattutto dove si è ceduto il passo ai privati. Sistema sanitario che se sta reggendo lo si deve soprattutto al grande sforzo fatto dal personale medico e sanitario che sta lavorando senza sosta ormai da quasi un mese, e non di certo grazie ai tagli che ha subito negli ultimi anni. Dovremmo cambiare anche le nostre scelte in termini ambientali e per questo la bocciatura di qualche giorno fa dell’assessore Priolo dello studio effettuato anche da ricercatori dell’università di Bologna sulla correlazione tra velocità di diffusione del virus e inquinamento atmosferico non è di certo un approccio corretto e saggio da portare avanti“.
“Ma se questi sono i punti che dovremmo sviluppare in futuro, esistono anche delle priorità che devono essere portate a termine adesso, nell’immediato – ha aggiunto Silvia Piccinini – come la carenza cronica dei dpi, a tutela dei nostri operatori sociosanitari. È il momento di partire davvero con il piano di tamponi nelle strutture sanitarie, di mettere in sicurezza operatori e anziani nelle rsa e allo stesso tempo di agire tempestivamente con chi manifesta i primi sintomi e di proteggere chi lavora con il pubblico. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. L’Emilia-Romagna ha già dimostrato di saper reagire ad altre crisi, penso per esempio al terremoto. Ma la nostra è una terra che sa reagire se e solo se la mettiamo in condizioni di farlo. Facciamolo” conclude Silvia Piccinini.