Alberi sradicati, auto distrutte, case danneggiate, interi stabilimenti balneari con danni gravissimi. Ancora una volta l’Emilia-Romagna si trova ad essere scenario di un evento climatico devastante. Stavolta è toccato alla Riviera romagnola, dove soprattutto a Milano Marittima e Cervia, una tromba d’aria ha provocato danni molto gravi e tanta paura. Innanzitutto vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai cittadini di quei territori, perché un evento del genere, in piena stagione estiva, è un danno per l’economia turistica.
Siamo vicini a tutti gli imprenditori che hanno subìto per l’ennesima volta danni dal maltempo e, anche se non è accettabile che si continui ad intervenire sempre in emergenza, solleciteremo la Regione affinché valuti velocemente azioni di sostegno. In ogni caso però non possiamo più continuare a parlare di fatalità quando succedono eventi di questo tipo che stanno diventando tutt’altro che eccezionali. Purtroppo, tutti i dati ci dicono che trombe d’aria, violente grandinate e downburst saranno sempre più frequenti. Ecco perché servono soluzioni efficaci, non promesse e parole. Ed è paradossale che proprio nella giornata di una nuova emergenza climatica in Emilia-Romagna, Bonaccini presenti l’ennesima opera di puro cemento e smog, l’autostrada regionale Cispadana. Come possiamo pensare di prevenire emergenze come quelle di Milano Marittima se si continuano a investire soldi, tempo e spazio esclusivamente in traffico su gomma, smog e consumo di suolo? Serve un cambio di orizzonte. Non c’è più tempo da perdere. E quello che è successo oggi ne è la dimostrazione.
Andrea Bertani
Raffaella Sensoli
Marco Croatti
Massimo Bugani