“Per fortuna le emergenze delle scorse settimane che hanno riguardato il nodo idraulico modenese hanno provocato danni limitati. Esser usciti indenni però non significa che il nostro territorio sia ancora sicuro. Ecco perché ho chiesto alla Regione, e in particolare all’assessore Gazzolo, di fare ordine nella raffica di cifre e lavori che ormai da anni la Giunta fornisce periodicamente sugli interventi fatti e quelli ancora da realizzare che riguardano soprattutto le casse di espansione del Secchia”.
È la richiesta avanzata alla Regione da Giulia Gibertoni che ha presentato un accesso agli atti per conoscere lo stato dell’arte attuale riguardo alle casse di espansione del Secchia e, più in generale, del nodo idraulico modenese che, purtroppo, negli ultimi anni ha vissuto una emergenza costante e provocato più di un disagio ai residenti delle zone più esposte ad allagamenti ed esondazioni.
“Purtroppo per ragioni soltanto apparentemente naturali, visto che la causa reale restano sempre le scelte fatte dagli uomini, ci troviamo di fronte ad un cambiamento climatico consolidato che provoca emergenze costanti – spiega Giulia Gibertoni – Emergenze che incidono in modo rilevante su un territorio sempre più fragile e di conseguenza sempre più esposto a disastri e pericoli dal punto di vista idrogeologico. Dopo quello che è successo soltanto poche settimane fa, è facile prevedere che in autunno ci troveremo di fronte a una nuova fase di emergenza. Per questo vorremmo che l’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo, mettesse ordine nella raffica di cifre e lavori, che lei stessa fornisce periodicamente, l’ultima volta martedì scorso in Aula nel question time, facendo finalmente un quadro ragionato ed esaustivo, in cui si capisca bene cosa è già fatto, cosa è ancora in fase di conclusione, e soprattutto si evidenzino chiaramente quali sono le vere emergenze da affrontare con urgenza. In questi anni abbiamo assistito a un continuo balletto di cifre associato il più delle volte ad un elenco di lavori, di volta in volta diverso e che comunque non è stato in grado di evitare emergenze a ripetizione. Quello che chiedo è che venga fatta chiarezza una volta per tutte” conclude Giulia Gibertoni.