Sanità, Bertani-Sensoli (M5S): “Più trasparenza nei rapporti tra medici e multinazionali dei farmaci. Regione si muova”

Rendere obbligatorio per i medici di indicare, all’interno dei propri studi, tutti i rapporti con le aziende farmaceutiche, esponendo appositi cartelli per informare i propri pazienti sugli eventuali legami con le multinazionali dei farmaci. È quanto chiedono Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, rispettivamente capogruppo e consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di una interrogazione e una risoluzione presentate alla Giunta. “In attesa che venga approvata la proposta di legge portata avanti proprio dal MoVimento 5 Stelle in Parlamento, crediamo che sia necessario che la Regione si muova per cercare di assicurare più trasparenza sui rapporti economici che esistono tra le imprese e gli operatori sanitari – spiegano Bertani e Sensoli – L’Emilia-Romagna, come purtroppo testimoniano i numerosi casi di corruzione che hanno riguardato diverse nostre realtà sanitarie, ha bisogno di uno strumento di questo tipo. Anche la nostra sanità, infatti, è ancora un settore governato da legami opachi e conflitti d’interesse, dove il paziente viene messo in alcuni casi all’ultimo posto. E non solo per contratti, appalti, incarichi e nomine, ma anche e soprattutto nella prescrizione di farmaci e dispositivi medici”. Ecco perché la proposta del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione, oltre di dare sostegno alla legge in approvazione in Parlamento, di rendere obbligatorio per i medici di indicare all’interno dei propri studi tutti i rapporti con le aziende farmaceutiche, esponendo appositi cartelli per informare i pazienti sugli eventuali i legami di natura economica con le multinazionali dei farmaci.

“Se negli Stati Uniti la pubblicità delle transazioni superiori a 10 dollari sono tutte pubblicate in un registro online e in Danimarca si è obbligati a dichiarare all’Agenzia del farmaco qualsiasi pagamento a favore dei medici, da noi la regolamentazione di questi rapporti è prevista nel codice EFPIA (farmaceutiche europee) ma solo su consenso del medico interessato. Ecco perché in attesa che la proposta del MoVimento 5 Stelle diventi legge crediamo che la Regione possa già fare un passo in avanti per assicurare più trasparenza a questo settore in modo che i cittadini possano scegliere i medici valutando la loro reputazione anche tenendo conto del grado di trasparenza garantito sui rapporti con l’industria della salute” concludono Bertani e Sensoli.