“La Regione ha mai controllato se nell’etichettatura del Grano Padano sia presente la definizione del lisozima come conservante?”. A chiederlo è Giulia Gibertoni che ha presentato una nuova interrogazione sul caso dell’enzima che il precedente Governo, con un blitz all’ultimo respiro, ha classificato come semplice “coadiuvante tecnologico” facendo così un regalo immotivato al Consorzio di tutela del Grana Padano producendo però al tempo stesso un danno a quello del Parmigiano Reggiano.
“Quello che sarebbe utile capire è se esista, o se sia mai esistito, un protocollo per l’accertamento di eventuali infrazioni in materia di etichettatura degli alimenti – spiega Giulia Gibertoni – Nel caso del Grana Padano DOP, in particolare, l’indicazione della dicitura ‘conservante’ prima dell’additivo lisozima da uovo”.
Nell’interrogazione, infatti, si ricorda come il lisozima dovrebbe essere necessariamente qualificato come additivo alimentare così come individuato in diversi documenti e regolamenti dell’Unione europea. Giulia Gibertoni, inoltre, chiede alla giunta regionale in che modo la nota del Ministero della Salute che prevedeva il cambio di classificazione del conservante sia stata diffusa agli organi di controllo e quali indicazioni operative siano state a loro fornite. “È arrivato il momento che la Regione prenda una posizione netta su questo caso, scegliendo chiaramente da quale parte stare” conclude Gibertoni.