“Sul gioco d’azzardo il PD continua a perdere tempo. Mentre noi abbiamo già da tempo presentato un progetto di legge, già calendarizzato nei lavori della commissione competente, sul quale lavorare, e che prevede tra i tanti interventi l’assicurazione di una distanza minima delle sale slot da ospedali, scuole e pachi pubblici, i consiglieri di maggioranza tirano fuori dal cilindro un’inutile risoluzione. Una mossa ad effetto esclusivamente mediatico che avrà come unico risultato quello di allungare ancora di più i tempi di intervento”. È questo il commento di Andrea Bertani e Silvia Piccinini, consiglieri regionali del M5S riguardo alla notizia della presentazione da parte del Partito Democratico di un documento in cui si invita la Giunta ad intervenire sul contrasto al gioco d’azzardo, in particolare prevedendo una distanza minima tra le sale slot e i luoghi sensibili.
“Siamo comunque soddisfatti che il PD, dopo tanto sonnecchiare, sia d’accordo con noi sull’urgenza di stabilire delle distanze di sicurezza tra le sale slot e i luoghi sensibili. Per questo li invitiamo a lavorare sul nostro progetto di legge, già calendarizzato e che nei prossimi giorni andrà in discussione prima in Commissione e poi in Assemblea – aggiungono Silvia Piccinini ed Andrea Bertani – All’interno della nostra legge ci sono tutte le proposte che il PD oggi richiede alla Giunta, anzi ce ne sono di altre ed ancora più efficaci tra cui la diminuzione dell’IRAP a quegli esercenti che diranno no alle slot machine. Come abbiamo più volte dichiarato su questo tema siamo aperti al dialogo con chiunque, visto che il nostro unico obiettivo è quello di regolamentare un settore che sta crescendo a dismisura e che produce effetti devastanti sulla vita delle persone che si ammalano sempre più di gioco. Presentare ulteriori documenti, forse per giustificare la bocciatura preventiva del nostro progetto di legge, non serve. In questo modo si rischia ancora di più di perdere tempo, scaricando ogni responsabilità alla Giunta, e di andare avanti solo per slogan, come fa il PD, coi tanto decantati 150.000 euro, stanziati per supportare gli esercenti che dismetteranno le attività di gioco d’azzardo. Questa cifra, se suddivisa per tutti i comuni della Regione, determina un trasferimento di 500 euro a Comune: a Bologna, per esempio, non si coprirebbe nemmeno il costo di comunicazione dell’iniziativa agli stessi esercenti”.