“Il lavoro fatto dalla Regione fino a questo momento per sbloccare il pagamento del premio di produttività agli operatori sanitari non è abbastanza. Affiancare i vertici dell’Ausl e limitarsi ad auspicare che il tavolo di trattativa riparta non è la risposta che i dipendenti si aspettavano. Ecco perché, ancora una volta, chiediamo che ci sia un’azione concreta subito: che sia la Regione ad anticipare i pagamenti al più presto, visto che ha gravi responsabilità su quanto accaduto”.
È questa la richiesta di Giulia Gibertoni riguardo alle recenti dichiarazioni del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sul caso del mancato pagamento del premio di produttività a migliaia di dipendenti dell’Ausl di Modena ora in difficoltà.
“Se la Regione ha deciso di affiancare i vertici dell’azienda sanitaria significa che ha piena conoscenza delle inadempienze segnalate dai revisori e dal Ministero ed è quindi corresponsabile di questa situazione – spiega Giulia Gibertoni – Per questo già oggi chiederò ufficialmente, attraverso un accesso agli atti, di acquisire tutta la documentazione su questa e su altre circostanze ed inadempienze portate avanti dall’AUSL che sono connesse con questa vicenda. Da quello che mi risulta, infatti, proprio oggi dovrebbero essere in arrivo all’ASL di Modena anche numerosi decreti ingiuntivi da parte dei medici dell’emergenza riguardo ad altrettanti mancati pagamenti previsti nell’accordo di lavoro regionale. È semplicemente paradossale che i lavoratori debbano rivolgersi alla magistratura per vedersi riconosciute le dovute spettanze normalmente previste dai contratti sottoscritti dall’azienda sanitaria. Ecco perché chiediamo che Bonaccini non si limiti solo ad auspicare una risoluzione positiva della vicenda degli operatori dell’Ausl di Modena ma che si faccia garante dell’accordo anticipando i pagamenti dei premi ai dipendenti. Sarebbe una gesto di buon senso, l’unico in grado di dimostrare come la Regione non possa tollerare comportamenti del genere da parte dei vertici dell’AUSL” conclude Giulia Gibertoni.