Sfm Bologna, Piccinini (M5S): “Scandaloso rimpallo tra Comune, Regione e TPER. Bonaccini spieghi perché non la reputa un’opera strategica”

“Il patetico rimpallo di responsabilità tra Tper, Regione, Città metropolitana e Comune di Bologna sull’Sfm è semplicemente indecente. Come sottolineato dal ministro Toninelli i fondi ci sono e se un servizio così importante per il nostro territorio è finito da 21 anni su un binario morto la responsabilità è unicamente di chi, PD in testa, continua a non volerlo potenziare. Bonaccini, invece di giocare allo scaricabarile, spieghi il perché di questo ritardo a dir poco surreale”.

È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia che i fondi per il Servizio Metropolitano di Bologna, come confermato dal ministro dei trasporti Danilo Toninelli pur essendo già pronti non sono stati ancora utilizzati per un rimpallo di responsabilità tra Tper, Regione, Comune di Bologna e Città metropolitana. “Mentre Merola, Bonaccini e la presidente Gualtieri giocano allo scaricabarile l’ultimo rapporto sulla qualità dell’aria diffuso dalla European Environment Agency, l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha confermato come la pianura padana sia la zona più inquinata d’Europa, stimando anche in 84.000 le morti prematuri attribuibili all’inquinamento nel nostro Paese – aggiunge Silvia Piccinini – È per questo che troviamo francamente surreale che un’opera potenzialmente molto importante, non solo per tutta la provincia di Bologna, ma anche per tutta la regione, ovvero l’ Sfm, sia al palo dalla bellezza di 21 anni. Come è ancora più paradossale è che, adesso che il Governo ha ribadito come i fondi per il suo sviluppo siano disponibili, gli enti locali che dovrebbero sviluppare e attuare quel progetto non lo facciano e perdano ulteriore tempo. Il presidente Bonaccini dovrebbe spiegare ai cittadini perché evidentemente non ritiene il Servizio ferroviario metropolitano un’opera strategica al pari della Cispadana, della bretella Campogalliano-Sassuolo e del Passante di Bologna, guarda caso tutte opere su gomma che faranno viaggiare milioni e milioni di autoveicoli in più, contribuendo così a rendere ancora più tossica e irrespirabile la nostra aria” conclude Silvia Piccinini.