Droga, Gibertoni (M5S): “Troppi morti per overdose. Regione pensi a una modifica del patto per la legalità”

“Davanti all’aumento di morti per droga e a quello vertiginoso sulla diffusione delle sostanze stupefacenti la Regione non può più stare a guardare. Serve un’azione coordinata, anche apportando delle modifiche al patto per la legalità, per cercare di mettere un freno a un fenomeno che sembra ormai incontrollabile”. È quanto chiede Giulia Gibertoni all’interno di un’interrogazione rivolta alla giunta regionale riguardo alla diffusione e al consumo in Emilia-Romagna di sostanze stupefacenti.

“Purtroppo nella nostra regione si è tornati a morire per droga – spiega Giulia Gibertoni – Da gennaio fino ad oggi, secondo i dati dell’Osservatorio epidemiologico dell’Ausl di Bologna, sono già stati 13 i decessi per overdose, con un trend che negli ultimi anni si sta facendo sempre più marcato e pesante, con alcune città, come Modena per esempio, dove nell’arco di un anno i casi sono aumentati vertiginosamente passando dagli zero del 2016 ai sei del 2017”. A preoccupare, inoltre, sono anche i dati del servizio sanitario regionale che lo scorso anno hanno rilevato un crescente uso e abuso di cocaina tra i più giovani: sono oltre 33mila, infatti, le persone assistite dalle Ausl dell’Emilia-Romagna per problemi di abuso e dipendenza patologica. E mentre negli anni ’90 la quasi totalità delle persone in trattamento (erano solo 7mila) era dipendente da eroina, oggi lo scenario è radicalmente mutato con la cocaina che tra i più giovani è la droga più utilizzata (65%).

“Davanti a questo scenario credo che la Regione non possa più far finta di niente – aggiunge Giulia Gibertoni – Per questo ho chiesto che, oltre a programmare e realizzare una campagna di informazione mirata per informare i minori sui pericoli connessi all’uso di sostanze stupefacenti, si pensi anche a elaborare un aggiornamento del patto per la legalità, con azioni volte ad incrementare il contrasto alle crescenti problematicità registrate sul tema commercio illegale e consumo di stupefacenti, rafforzando ulteriormente la cooperazione tra strutture di polizia locale, le forze dell’ordine in modo da colpire le reti criminali che gestiscono il traffico di stupefacenti che hanno individuato il nostro territorio regionale come un centro di smistamento” conclude Gibertoni.