“Il dietrofront della Regione sugli euro 4 è la dimostrazione dell’assoluta incapacità di Bonaccini e della sua giunta di mettere mano a un problema importante come quello dell’inquinamento. Essere ambientalisti a giorni alterni e a ridosso di tornate elettorali, varando dei provvedimenti senza una seria programmazione né tantomeno un’adeguata informazione ai cittadini, ha contribuito a creare un colossale pasticcio che rischia di avere il merito di affossare definitivamente qualsiasi tentativo di migliorare la qualità della nostra aria. Per questo chiediamo che il PAIR torni al più presto in aula visto che il testo deliberato non prevede le deroghe individuate oggi”.
È questo il commento di Silvia Piccinini ed Andrea Bertani, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alle deroghe concesse dalla Regione Emilia-Romagna ai provvedimenti anti-smog entrati in vigore lo scorso 1° ottobre.
“Provvedimenti come quello di vietare la circolazione alle auto Euro 4 andavano preparati e calibrati già da tempo e non imposti dall’oggi al domani avendo la presunzione di pensare che i cittadini avrebbero capito e obbedito senza battere ciglia – spiegano Piccinini e Bertani – Bisognava agire su più fronti, in primo luogo su una seria politica di incentivi per il rinnovo del parco auto piuttosto che limitarsi a prevedere 191 euro di esenzione per il pagamento del bollo di quelle ibride. In più serviva una campagna informativa ad hoc, coordinata anche con le altre regioni del bacino padano, in modo che le scelte fossero condivise e soprattutto uniformi su tutto il territorio. E invece Bonaccini si è limitato a organizzare passerelle elettorali con l’allora ministro Galletti lasciando poi che Veneto, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna avessero un approccio completamente diverso su come affrontare l’emergenza smog. Per questo – concludono i due consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle – il dietrofront di oggi non può essere che la naturale conseguenza della politica pasticciata portata avanti dal PD, un partito che pensa di risolvere il problema della qualità dell’aria costruendo quelle grandi opere (Passante di Bologna e autostrada Cispadana su tutte) che porteranno un aumento spaventoso del traffico su gomma e quindi dell’inquinamento. Adesso almeno parta una seria campagna informativa per il prossimo anno in vista delle nuove norme per il 2019. Alla Regione infine chiediamo un impegno ancor più concreto sugli annunciati incentivi così come il MoVimento 5 Stelle ha sempre sostenuto”.