Scuola, Bertani (M5S): “Abbonamento su misura per gli studenti. Ingiusto che si paghi per un servizio che viene ridotto o sospeso”

Far pagare agli studenti un abbonamento relativo solo ai mesi in cui realmente usufruiscono del trasporto locale, evitando che paghino per un servizio, che soprattutto nei mesi estivi, subisce pesanti ridimensionamenti o addirittura sospensioni totali come sta accadendo sempre più spesso. È la proposta contenuta in un’interrogazione presentata in Regione da Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, alla vigilia della riattivazione dei normali servizi di trasporto pubblico locale dopo la chiusura delle scuole e la fine dei mesi estivi.

“Dal prossimo 17 settembre entreranno in vigore gli orari dei servizi di TPL assicurati dalle società di gestione come START, TPER, SETA, TEP – spiega Andrea Bertani – Come di consueto saranno garantiti collegamenti che nei mesi di chiusura delle scuole non esistono o prevedono servizi fortemente ridotti. Se è senza dubbio positivo che vengano assicurate corse e collegamenti in funzione delle esigenze di frequenza delle scuole, appare invece difficilmente comprensibile che non sussista la possibilità per gli studenti di usufruire di abbonamenti limitati all’effettivo periodo di utilizzo dei mezzi. Diverse zone della nostra regione, in particolare quelle della montagna, sono nei fatti prive di collegamenti di TPL nei mesi in cui le scuole sono chiuse: condizione, questa, che da un lato rende ancor più marginali e isolati questi territori ed i loro abitanti, dall’altro annulla l’utilità dell’abbonamento annuale under 26 o 27, rendendolo effettivamente utilizzabile per i dodici mesi della sua durata solo da parte di chi abita nei centri urbani maggiori”.

Ecco perché il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, avanza la proposta di una rimodulazione dell’offerta degli abbonamenti, soprattutto per gli studenti, prevedendone uno che tenga conto della reale natura del servizio offerto e disponibile, evitando così di obbligare le famiglie degli studenti, così come avviene oggi, all’acquisto di titoli di viaggio che in realtà rispondono solo alle esigenze di trasporto per un periodo di nove mesi, ovvero quelli durante i quali è in vigore l’orario invernale. “Crediamo che la Regione debba intervenire chiedendo alle società che gestiscono il trasporto pubblico locale un intervento che vada in questa direzione – conclude Andrea Bertani – Assicurare agli studenti, in particolare a quelli che vivono in località nelle quali il servizio di trasporto pubblico subisce significative riduzioni nel periodo di chiusura estiva delle scuole, la possibilità di acquistare degli abbonamenti annuali limitati al periodo scolastico deve essere un’alternativa concreta. Basta far pagare i cittadini per servizi che, loro malgrado, non riescono ad usufruire”.