Risarcimenti accreditati direttamente in bolletta e l’avvio di un tavolo di confronto con i principali gestori per chiedere un miglioramento tecnologico dell’intera rete: sono queste le richieste contenute in una interrogazione indirizzata alla Giunta riguardo al blackout elettrico che si è verificato nei giorni scorsi tra Rimini e Riccione e presentata da Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle.
“Dopo le interruzioni di elettricità durante il periodo invernale anche in piena estate i cittadini e i commercianti hanno dovuto subire ancora una volta dei pesanti disagi – spiega Raffaella Sensoli – Così come è successo in passato la causa è stata individuata, forse troppo frettolosamente, nell’eccezionale ondata di calore che ha investito la nostra regione. Partendo dal presupposto che il rischio che d’inverno possa nevicare e che d’estate la temperatura può arrivare a toccare anche i 40 gradi, crediamo che ci sia una responsabilità evidente da parte dei gestori di aver abbandonato da tempo la strada del miglioramento tecnologico della rete elettrica, unica strada per prevenire e far fronte ad eventuali emergenze. Una pecca che deve essere risolta al più presto se si vogliono evitare ulteriori casi come quelli successi pochi giorni fa e che hanno causato pesanti disagi a turisti, residenti e attività commerciali nel pieno della stagione estiva e balneare”.
Ecco perché nella sua interrogazione Raffaella Sensoli chiede alla Regione, oltre di pretendere che i cittadini trovino accreditati direttamente nella propria bolletta gli indennizzi per i disagi dovuti al blackout, anche di convocare al più presto un confronto con gli operatori della rete elettrica del territorio regionale affinché vengano avviati piani per potenziare l’innovazione tecnologica e aumentare il livello di automazione permettendo di avere punti di alimentazione di riserva in caso di guasto e linee più efficienti e resistenti. “Esiste l’’esigenza di rivedere l’intervento nel suo complesso, sottolineando che il potenziamento deve comprendere anche la messa in sicurezza gli utenti vicino alle linee che creano campi elettromagnetici e tutelare il paesaggio delle nostre città. Dalle prime dichiarazioni dei gestori che parlano di evento di eccezionale portata abbiamo il sospetto che non si voglia riconoscere il diritto al risarcimento automatico in bolletta – conclude Raffaella Sensoli – Eventualità che dovrebbe essere scongiurata al più presto visto che non è tollerabile che oltre al danno i cittadini subiscano anche la beffa di pagare per un servizio di cui non hanno potuto usufruire”.