“Nonostante siano passati ormai sette mesi dall’alluvione che ha travolto Lentigione la linea ferroviaria che collega Brescello a Parma è ancora inagibile. Un ritardo che molto probabilmente si estenderà fin dopo la fine dell’estate non riuscendo così a garantire il suo ripristino per l’avvio del nuovo anno scolastico. In questo modo i cittadini di Lentigione oltre al danno dovranno affrontare anche la beffa di subire disagi a cui TPER, FER e Regione non sono stati in grado di far fronte nonostante le promesse fatte in questi mesi”.
Silvia Piccinini e Davide Zanichelli, rispettivamente capogruppo regionale e portavoce alla Camera dei deputati del MoVimento 5 Stelle, hanno presentato un’interrogazione in Regione sul caso del ritardo dei lavori di ripristino della linea che collega Brescello a Parma in seguito all’alluvione che ha colpito, in particolare Lentigione, il 17 dicembre dello scorso anno.
“Dopo l’esondazione del fiume Enza, sono state chiuse per precauzione le linee ferroviarie Parma-Brescia e Parma-Suzzara. Si tratta di due linee ferroviarie regionali che collegano la zona del Parmense con la Bassa Reggiana e la Lombardia – spiegano i due esponenti del MoVimento 5 Stelle – in particolare, la linea Parma-Suzzara è molto utilizzata dagli studenti e dai lavoratori pendolari di un’ampia area compresa tra la Bassa Mantovana e Reggiana e, in misura minore dai cittadini di Sorbolo e Chiozzola, per raggiungere la città. Nei giorni immediatamente successivi all’alluvione Tper ha attivato il servizio di autobus sostitutivi nel tratto compreso tra la stazione di Parma e quella di Brescello, che costringe i passeggeri a destreggiarsi tra treni e autobus e che, secondo le stime di Fer, sarà protratto almeno sino alla fine dell’estate quando dovrebbero terminare i lavori come annunciato nelle scorse settimane”.
Un annuncio però che rischia di restare sulla carta visto che ad oggi non solo i lavori di ripristino della linea tardano ad arrivare ma nemmeno il bando per l’assegnazione dei lavori è stato ancora assegnato. “Visto che ormai il mese di luglio sta per finire il tempo per permettere la riapertura della linea prima dell’inizio dell’anno scolastico è sempre minore – concludono Silvia Piccinini e Davide Zanichelli – Ecco perché chiediamo che tutti gli attori di questa vicenda, con la Regione in prima fila, diano delle spiegazioni di questo ritardo che ogni giorno che passa diventa sempre più inaccettabile”.