Stop ai disagi per i residenti del quartiere Santa Croce causati dallo stabilimento ferroviario di via Talami a Reggio Emilia. È questa la richiesta di Gianluca Sassi, capogruppo regionale del M5S, contenuta in una interrogazione alla Giunta riguardo ai problemi relativi al deposito ferroviario dove si trovano vecchi locomotori diesel impiegati in manovre e traino merci.
“Da molto tempo ormai chi abita nelle aree attorno al deposito di via Talami denuncia gli effetti inquinanti prodotti dai vecchi locomotori – spiega Gianluca Sassi – in particolare per quel che riguarda le emissioni e i rumori prodotti nelle fasi di accensione dei mezzi che avvengono spesso nelle prime ore della mattina. Alcuni episodi, come le fitte nuvole di fumo nero registrate durante la scorsa estate hanno fornito una testimonianza anche visiva dei ricorrenti disagi subiti dai cittadini, confermata dalle rilevazioni congiunte d ARPA e AUSL, che hanno rilevato picchi di emissioni inquinanti costituite da polveri sottili, monossido di carbonio e ozono”.
La struttura e le pertinenze di via Talami rientrano nell’ambito della linea Reggio Emilia – Guastalla, di FER, la società partecipata dalla Regione che gestisce le tratte ferroviarie di proprietà regionale mentre i convogli movimentati sarebbero più di 31, secondo quanto comunicato da FER e TPER al tavolo di confronto con il Comitato costituito dai cittadini della zona. “Visto che all’interno del deposito operano diverse società che controllate o partecipate direttamente dalla Regione, come Ma.Fer e Dinazzano Po, chiediamo che la Giunta cerchi di trovare una mediazione per ridurre al minimo questi disagi – conclude Gianluca Sassi – soprattutto per quel che riguarda l’accensione notturna dei locomotori. Inoltre crediamo che si debba cercare anche con l’intervento del Comune di Reggio Emilia di limitare il più possibile immissione nell’aria di agenti inquinanti per la salvaguarda della salute dei residenti”.
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