Una fattura da 25mila euro che ancora non sarebbe stata pagata nonostante siano passati ormai 8 mesi dalla fine dell’evento: è quella che il PD sembra dover ancora saldare all’AUSL di Imola per l’organizzazione dei servizi sanitari della festa nazionale del Partito democratico che si è svolta proprio a Imola dal 9 al 24 settembre del 2017. A svelarlo è Silvia Piccinini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato un accesso agli atti alla Regione per chiedere sia copia della fattura che del contratto di convenzione tra PD e AUSL.
“Dopo il caso della TARI non pagata a San Lazzaro sembra il PD ne abbia combinata un’altra delle sue – spiega Silvia Piccinini – A quanto ci risulta non sarebbe stato ancora saldata una fattura da ben 25mila euro all’AUSL di Imola riguardo alla festa nazionale del PD dello scorso settembre. Fattura attorno alla quale, tra l’altro, esiste un vero e proprio giallo visto che ha avuto una genesi molto travagliata. Nonostante infatti l’organizzazione dei servizi sanitari, che il PD ha richiesto e ottenuto dall’AUSL, si siano svolti nel periodo compreso tra il 9 e il 24 settembre 2017, pare che la fattura sia stata stranamente emessa ben 4 mesi dopo, nello scorso gennaio con un pagamento richiesto, come da prassi, dopo 30 giorni. Una scadenza però che non è stata rispettata visto che ad oggi di questi soldi non sembra esserci ancora nessuna traccia”.
“Dalla fine della Festa del PD sono passati la bellezza di 232 giorni ed è semplicemente scandaloso che questi 25mila euro non siano ancora entrati nelle casse dell’AUSL – aggiunge Manuela Sangiorgi, candidata sindaco del MoVimento 5 Stelle a Imola – Perché, nonostante sia passato tutto questo tempo, l’AUSL non ha preteso il pagamento della fattura nei tempi previsti? E perché questa fattura è stata emessa soltanto quattro mesi dopo la fine dell’evento? Tutte domande a cui gradiremmo avere una risposta visto che stiamo parlando di un servizio pubblico che si è svolto in una festa di partito”.
“Sono ormai diverse settimane che aspettiamo di poter entrare in possesso sia della fattura che del contratto di accordo tra AUSL e PD – conclude Silvia Piccinini – Il nostro accesso agli atti, che normalmente avrebbe avuto un tempo di risposta di una decina di giorni, dal 23 Aprile è stato rimandato addirittura al prossimo 4 giugno. Un rinvio assurdo se si pensa che per raccogliere questo materiale bastano soltanto pochi minuti, quelli necessari per fare un paio di fotocopie. Sempre che sia la fattura che il contratto esistano davvero”.