“Il caso della rimozione delle biciclette davanti alla stazione ferroviaria di Bologna dimostra come, nonostante la Regione si sia impegnata a favorire la mobilità sostenibile, nei fatti tutte le misure messe in campo siano assolutamente insufficienti. Serve un piano di informazione completo ed esaustivo, che sia in grado di spiegare tutti i servizi disponibili. Altrimenti sarà perfettamente inutile puntare su qualsiasi integrazione tra bici, treno e bus”. È questa la richiesta di Silvia Piccinini e Andrea Bertani, consiglieri regionali del M5S, contenuta in una interrogazione sulla mobilità sostenibile che pende spunto dalla rimozione di alcune biciclette, legate fuori dagli appositi stalli, avvenuta davanti alla stazione ferroviaria di Bologna qualche giorno fa.
“Solo poche settimane fa l’Assemblea ha approvato una risoluzione che impegnava la Giunta a sostenere la mobilità ciclabile nei tragitti casa-lavoro e l’intermodalità treno+bici – spiegano i due consiglieri del M5S – prevedendo anche, tra le altre cose, la disponibilità di spazi attrezzati per il deposito e la custodia delle biciclette nei pressi delle stazioni ferroviarie. Per questo crediamo che il caso delle rimozioni forzate a Bologna sia un’autentica beffa per la Regione visto che è chiaro che le misure messe in campo per poter assicurare questo servizio ai cittadini sono completamente insufficienti. Evidentemente se tantissime persone legano la propria bici a un palo della segnaletica stradale o a una ringhiera è perché non ci sono spazi adeguati per farlo, o peggio ancora, non sono affatto segnalati”.
Per questo nella interrogazione presentata dai due consiglieri del M5S si chiede quale sia “il quadro dei luoghi e degli spazi attrezzati per il deposito e/o la custodia delle biciclette nei pressi di stazioni e autostazioni e se il numero degli stalli nei pressi della stazione centrale di Bologna risulti adeguata alle esigenze di intermodalità ferroviaria”. “A nostro avviso è necessario investire di più sull’informazione magari prevedendo, in particolare nei siti web dei gestori del servizio ferroviario, del servizio di TPL, delle linee ferroviarie e delle stazioni, l’indicazione georeferenziata degli spazi per il deposito e la custodia delle biciclette, magari attraverso un APP – concludono Andrea Bertani e Silvia Piccinini – Inoltre la Giunta dovrebbe prevedere anche dei pacchetti di agevolazioni per il deposito e la custodia delle biciclette nei pressi delle stazioni. Di certo quello fatto fino ad oggi a Bologna più che un sostegno all’uso della bicicletta ci sembra un disincentivo a suon di multe”.
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